Il presidente russo Vladimir Putin ha messo in opera un gigantesco convoglio umanitario che si dirige verso l’est dell’Ucraina. Circa 280 camion che trasportano 400 tonnellate di cereali, 100 tonnellate di zucchero, 54 tonnellate di medicamenti e 69 gruppi elettrogeni dovrebbero di principio arrivare in territorio ucraino oggi, 13 agosto.

La Russia afferma di aver ottenuto l’accordo del governo ucraino e della Croce Rossa. in un’operazione volta a dimostrare che Mosca porta vivere e medicine alle popolazioni bombardate dai soldati ucraini.

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La realtà è più complessa. Il Comitato internazionale della Croce Rossa ritiene che migliaia di persone non abbiano accesso all’acqua potabile, all’energia elettrica e a cure mediche a causa dei combattimenti nella regione di Donbass.
Nelle ultime tre settimane la situazione è peggiorata in particolare nella città di Lougansk (400.000 abitanti). Dalla metà di aprile il conflitto fra i separatisti prorussi e le forze armate governative ha causato la morte di centinaia di persone e i combattimenti continuano a intensificarsi.

Invitata da Mosca a inquadrare la carovana umanitaria russa, la Croce Rossa rimane prudente, mentre vi è il sospetto che il governo russo cerca un pretesto per intervenire militarmente nel conflitto.
Una forza di 20.000 soldati russi è ammassata alle frontiere “per il mantenimento della pace”. Venerdì scorso l’esercito ucraino ha annunciato di aver sventato “una provocazione di grandi proporzioni”, nei fatti un tentativo da parte russa di scortare militarmente un convoglio umanitario della Croce Rossa in Ucraina.

Martedì il direttore della Croce Rossa per le operazioni in Europa e nell’Asia centrale, Laurent Corbaz, sottolineava la necessità di chiarezza circa le modalità e le tappe pratiche dell’operazione umanitaria di Mosca. Corbaz vuole garanzie di sicurezza e un contatto permanente con i due protagonisti del conflitto, cosa che al momento non accade.

La Croce Rossa esclude qualsiasi scorta armata al convoglio umanitario e vuole sapere esattamente cosa trasportano i 280 camion – da mesi Mosca è accusata di consegnare armi ai separatisti ucraini.

Il governo di Kiev riconosce un accordo di principio con Mosca su un aiuto umanitario ma rimane diffidente e esige di ispezionare ogni camion meticolosamente.
L’ex presidente ucraino Leonid Koutchma indica che il convoglio dovrebbe attraversare mercoledì la frontiera nella regione di Kharkiv (controllata dai soldati governativi ucraini) e dirigersi verso Lougansk, città controllata dai separatisti.

Se il convoglio umanitario russo non è il cavallo di Troia denunciato da Kiev, si tratta comunque di un’offensiva sul fronte della guerra dell’informazione.
Mosca ha una parte di responsabilità nella crisi umanitaria in corso in Ucraina. Vuole fare dimenticare che per mesi la Russia ha consegnato o autorizzato la fornitura di mezzi blindati e armi di ogni genere.
Il governo russo cerca di rifarsi un’immagine dopo essere stato accusato della morte di 298 persone a bordo del Boeing della Malaysia Airlines, abbattuto il 17 luglio mentre sorvolava l’Ucraina, verosimilmente da combattenti pro russi.

(Fonte : Le Figaro.fr)