Lunedì 15 aprile due bombe sono esplose alla maratona di Boston. Bilancio : 3 morti e 180 feriti, di cui una ventina molto gravi. I primi elementi delle indagini permettono di stabilire qualche pista, senza che però nessuna sia privilegiata.
Al Qaeda? Un nemico dall’intero? Due giorni dopo l’attentato, l’inchiesta si annuncia lunga, senza che alcuna rivendicazione sia giunta.
Gli inquirenti hanno invitato le persone presenti alla maratona, 23’000 corridori e un pubblico composto da decine di migliaia di persone, a trasmettere fotografie, riprese video, tutto il materiale che potrebbe essere utile a seguire una pista in particolare.
Queste le piste attualmente al vaglio degli inquirenti :
1. La pista islamista
Lo spettro del 11 settembre 2001 è sempre presente. Inevitabile dunque evocare la pista degli islamisti.
Le due esplosioni quasi simultaneamente fanno pensare al modus operandi del giornale online Inspire, pubblicazione di al Qaeda nella penisola araba.
Nel 2010 vi era stata dettagliata la tecnica di fabbricazione delle bombe usate a Boston. Una tecnica usata nel tentativo di attentato a Times Square lo stesso anno e più tardi in Pakistan, India e Afghanistan.
2. La pista degli estremisti americani
Per taluni osservatori, l’attacco potrebbe essere stato perpetrato da una minaccia interna, piuttosto che da una rete straniera come al Qaeda.
D’altronde i talebani hanno già fatto sapere di non essere responsabili e nessun gruppo internazionale ha rivendicato l’attacco.
Un giovane saudita ferito a Boston è stato interrogato dagli agenti federali ma secondo le autorità non ha a che vedere con l’attentato.
Anche gli inquirenti danno importanza alla pista interna : estremisti americani, di estrema destra o di estrema sinistra.
Il 15 aprile è, negli Stati Uniti, l’ultimo giorno utile per presentare la dichiarazione delle imposte – un elemento che tende verso estremisti di destra, come i militanti anti-imposte.
Il 15 aprile ricorre anche l’anniversario della morte del presidente Abraham Lincoln, assassinato nel 1865 da un simpatizzante sudista. Il dibattito sulle armi, molto vivo nel paese, viene considerato come possibile pista.
3. La pista degli anti-abortisti
I chirurghi di diversi ospedali di Boston hanno dichiarato alla stampa di aver estratto da diversi feriti pezzi di metallo simili a chiodi. Questo fa ricordare la composizione della bomba che era esplosa alle Olimpiadi di Atlanta nel 1996. Autore dell’attentato era un anti-abortista, Eric Rudolph, arrestato diversi anni dopo e che attualmente si trova in carcere condannato all’ergastolo.
4. Altre piste
Nulla fa pensare che l’attentato di Boston faccia parte di un complotto più esteso, ha dichiarato martedì Janet Napolitano, Segretario della sicurezza interna.
A tutt’oggi le indagini seguono dunque diversi fronti e ogni pista è più che mai aperta. Non vi è ancora nessuna propensione a seguire un determinato movente o sospetto.
Dopo l’appello a inviare foto e video sull’attentato, si sono moltiplicate le segnalazioni. L’ultima è arrivata al sito dell’emittente 7news.
Uno spettatore ha inviato delle foto in cui si nota una sacca, vicino a una cassetta postale, compatibile per dimensioni con quelle della bomba.
L’immagine potrebbe raffigurare il secondo ordigno esploso alla maratona. Per ora si tratta solo di un’ipotesi.
(Fonte : 20 Minutes.fr/La Stampa.it)