“Colpa della polizia: ecco perché i rivoltosi si sono scatenati – titola oggi in prima pagina il quotidiano britannico The Guardian.
Il giornale pubblica uno studio sulle cause delle rivolte dello scorso agostoi in collaborazione con la London School of Economics. Sono state intervistate 270 persone che hanno partecipato alle rivolte a Londra, a Birmingham, Liverpool e Manchester.
Molti di coloro che sono stati coinvolti nelle rivolte dichiarano di aver voluto manifestare il loro disprezzo nei confronti della polizia. Il comportamento degli agenti viene citato come il principale motivo scatenante delle rivolte e la rabbia contro gli agenti che hanno sparato a Mark Duggan innescando le prime violenze a Tottenham è stata menzionata costantemente, anche al di fuori di Londra.
Lo studio evidenzia che il 73% degli intervistati è stato sottoposto negli ultimi 12 mesi alla pratica dello “stop and search” (fermo e perquisizione), basata su una controversa legge antiterrorismo che concede agli agenti il diritto di fermare i cittadini senza una ragione evidente.
Gli intervistati provenienti dalle comunità nere e musulmane hanno espresso profonda frustrazione per essere diventati un bersaglio costante delle forze di polizia.
Sullo sfondo di un tasso di disoccupazione sempre più alto e di dolorose misure draconiane, lo studio sottolinea che molti rivoltosi hanno dichiarato che il loro coinvolgimento nei saccheggi è stato dettato dal semplice opportunismo.
(Fonte: Presseurop.eu)