Non si placano gli scontri a Londra e in altre grandi città inglesi. Rientrato precipitosamente dalla Toscana dove era in ferie con la famiglia, il primo ministro David Cameron ha convocato per giovedì il Parlamento per dibattere su quanto sta accadendo nel paese.
Cameron ha annunciato che martedì sera dagli attuali 6’000 gli effettivi dei poliziotti nelle strade di Londra saranno portati a 16’000. Questo nel tentativo di sedare i disordini che da tre giorni mettono a ferro e fuoco i quartieri della capitale.

Molte sono le critiche della popolazione sulle forze dell’ordine, che effettivamente sono incapaci di venire a capo dei rivoltosi.
Le critiche di Cameron vanno invece tutte ai dimostranti, che “si stanno macchiando di un’onta che nel paese non si vedeva da quasi tre decenni”: edifici in fiamme, distrutti, vetrine spaccate, auto incendiate, poliziotti pestati a sangue con spranghe di ferro, furti nei magazzini, incendi un po’ ovunque.

Le persone arrestate sono oltre 450. Fra queste anche molti adolescenti, alcuni hanno appena 11-12 anni. Tre uomini sono stati fermati e condotti in carcere con l’accusa di tentato omicidio, dopo aver fermato un’auto della polizia e aver ferito i due agenti che erano a bordo.