«Cara Marina, Piersilvio, Barbara e Eleonora. Sto andando al San Raffaele. Se non dovessi tornare Vi prego di prendere atto di quanto segue: dalle vostre eredità di tutti i miei beni dovreste riservare queste donazioni a Paolo Berlusconi 100 milioni, a Marta Fascina 100 milioni, a Marcello Dell’Utri 30 milioni per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me. Grazie, tanto amore a tutti voi. Il vostro papà».

C’è il fratello Paolo, c’è la fidanzata Marta, c’è l’amico Marcello. Ma dov’è Luigi, l’ultimo genito 34enne? Eh sì che ne aveva annunciata con gioia la nascita del figlio, in Senato, lo scorso ottobre. E, tuttavia, quella è l’ultima nota aggiunta, in ordine temporale, al testamento scritto di suo pugno nella villa San Martino ad Arcore il 19 gennaio 2022, sigillate in una busta, consegnata da Marta Fascina al notaio Arrigo Roveda, e indirizzata «ai miei figli». Secondo gli osservatori più attenti quella di Luigi è solo una semplice dimenticanza, avvenuta in un momento drammatico quale il ricovero al San Raffaele. Certo, l’assenza di Luigi da quell’elenco ha delle conseguenze concrete. In questo modo, infatti, i lasciti al fratello Paolo, alla fidanzata Marta e all’amico Marcello Dell’Utri, coprono un assegno complessivo di 230 milioni di euro, e non saranno (o non dovrebbero essere) presi pro quota dall’eredità dell’ultimogenito.

Certo, Marta Fascina ha preso e, adesso, dovrà anche dare: prima dell’incasso effettivo, però, c’è il pagamento delle imposte di successione. A tal proposito La Stampa spiega: “I figli a norma di legge pagano un’aliquota fiscale del 4%, gli altri parenti fino al quarto grado (come il fratello Paolo) il 6% e gli altri beneficiari l’8 per cento%”

Scopri di più

Fino al 10 luglio

Ogni giorno un ebook in offerta

Scopri di più

Scopri di più

STRUMENTI

I Comparatore di tariffe internet casa, telefonia mobile, energia, gas e pay TV

Scopri di più

Riproduzione riservata ©