È accaduto in una scuola ortodossa annessa al monastero di suore di Vladychny, nella città di Serpukhov, a circa 100 km a sud di Mosca.

Un diplomato diciottenne russo, Vladislav Struzhenkov, è in condizioni critiche dopo aver fatto esplodere una bomba improvvisata artigianale per vendicarsi a per essere stato vittima di bullismo da parte delle suore del convento durante il suo periodo da studente.

In una nota del ministero degli Interni, è stato confermato che Struzhenkov è entrato, armato di machete, all’inizio della giornata scolastica nei locali di preghiera del ginnasio durante le preghiere mattutine. Aveva pianificato di eseguire l’attacco all’interno, ma ha fatto esplodere l’esplosivo fuori della sala dopo non essere riuscito ad entrarvi, ferendosi.

La polizia non ha permesso ai medici del soccorso di avvicinarsi a Struzhenkov in un primo momento, per timore che ci fossero altri ordigni esplosivi. È riuscito a sopravvivere, ma ha perso una gamba strappata via dall’esplosione. Altri 12 alunni, che cercavano di correre per nascondersi in una sala da pranzo, risultano feriti ma non sono in pericolo di vita.

Il padre di Struzhenkov, ha dichiarato di aver creduto che suo figlio avesse comprato dei fuochi d’artificio per Capodanno, ma in realtà era motivato dal suo odio verso gli insegnanti e le suore della scuola che lo avevano trattato male negli anni passati.

Struzhenkov è sempre stato descritto come “amichevole, pacifico e tranquillo”.

Uno studente della scuola ha raccontato di come fosse appassionato di riprese video e a volte parlava anche di cose come incendi o esplosioni: “La mia insegnante mi ha fatto arrabbiare, la odio, voglio che prenda fuoco”.

Le autorità hanno aperto un procedimento penale contro di lui per circolazione illegale di esplosivi e tentato omicidio.

Sono in aumento in Russia gli attacchi nelle scuole da parte di adolescenti e giovani ragazzi.

A settembre, negli Urali, uno studente ha ucciso sei persone in un campus universitario nella città di Perm. Un diciannovenne a maggio, ha aperto il fuoco nella sua vecchia scuola a Kazan, uccidendo nove persone.