Non ha gradito molto, Giuliano Bignasca, le esternazioni del Presidente Angelo Renzetti, all’indomani della decisione della Lega Calcio di rinviare il rilascio della licenza per la Super League alla squadra bianconera.
I problemi dei bianconeri sono direttamente legati allo stadio e riguardano in particolare la licenza di costruzione. Ieri il Municipale Bignasca a nome della lega dei Ticinesi ha giudicato una simile proposta il frutto di qualcuno che abbia preso un colpo di sole.

Bignasca scrive:
“Sia chiara una cosa: che il Lugano Calcio vada a giocare a Castione non entra nemmeno in linea di conto. Una simile proposta è semplicemente ridicola oltre che offensiva nei confronti della città di Lugano, che ha sostenuto in svariate modalità ed occasioni, ed in modo importante, la compagine bianconera.

La Lega dei Ticinesi trova scandaloso che i dirigenti FCL abbiano potuto concepire un’idea simile – del tutto priva di senso anche nell’ottica del prendere tempo – peraltro senza nemmeno contattare preliminarmente il Municipio cittadino.
Per la Lega é pura follia immaginare che lo stadio di Castione, promosso da illustri venditori di fumo, possa vedere la luce prima della messa a norma, rispettivamente della creazione di un nuovo impianto sportivo a Lugano, sotto l’egida della Città.
E’ anzi evidente – scrive Bignasca – che lo stadio a Castione non si farà mai.

Pensare, o anche solo far finta di pensare, che la struttura di Castione possa essere un’alternativa, anche solo temporanea, per il FCL significa non conoscere nulla della realtà ticinese in cui si opera. Con la sua sortita, la dirigenza FCL lascia però ad intendere di nutrire maggior fiducia nei confronti dei venditori di fumo promotori dello stadio di Castione, piuttosto che nella Città di Lugano.
Questa iniziativa offensiva non verrà dimenticata tanto facilmente”.