L’iniziativa personale di Raoul Ghisletta, che invita a sostenere il controprogetto “Per un’Aet senza carbone”, ieri ha scaldato gli animi de I Verdi Ticinesi, che in conferenza stampa hanno presentato, per mano di Sergio Savoia, il contestato volantino “No alle perdite milionarie per il Ticino, sì al controprogetto innovativo per uscire dal carbone” , lanciato negli scorsi giorni dal sindacalista Vpod e capogruppo del Partito socialista Raoul Ghisletta, con il sindacalista Fausto Calabretta, il presidente della Vpod Azienda elettrica ticinese (Aet) Giorgio Dell’Era e il presidente della commissione dipendenti dell’Aet Ugo Richina.
Savoia ha dichiarato che “la parte di Ps che sta con Ghisletta, tra i fondatori di Incontro democratico, non so quanto sia consistente. Ma questa organizzazione culturale sembra inizi a produrre risultati, come il tentativo di rompere il fronte anti-carbone.
Dal canto suo il Partito socialista in un comunicato stampa diramato in serata dichiara: ”
La Direzione e il Gruppo parlamentare PS sottolineano che la posizione di Ghisletta è del tutto personale e che l’idea di promuovere un appello a favore del controprogetto non era conosciuta al partito. Essa non è condivisa né nel metodo né nel contenuto.
Il PS ha contribuito a raccogliere le firme per l’iniziativa popolare, l’ha sostenuta in Gran Consiglio e, riservata la decisione formale del suo Comitato cantonale, la sosterrà alle urne il prossimo 5 giugno.
La posizione di Raoul Ghisletta in proposito è personale e non rappresentativa di quella, praticamente unanime, assunta finora dal PS. Ogni speculazione al proposito risulta pertanto fuorviante”.
Sin qui il comunicato stampa del PS.
Appunto.
La sinistra e i Verdi vorrebbero l’uscita immediata dal nucleare (40% della produzione interna), l’uscita dal carbone, la STAN si oppone al parco eolico del San Gottardo, molti si sono già sollevati contro i progetti idroelettrici in Val d’Ambra, mentre é assodato che le centrali a Gas producono quantità di CO2 a ritmo industriale. Rimane da chiedersi quale sia la fonte energetica futura per il nostro cantone. Che possano tornare di moda le vecchie lampade al carburo?