Come ha confermato ai media la direzione del New York Times, questa è l’ultima immagine dei suoi due fotografi, Tyler Hicks e Lindsey Addario. La foto risale a venerdì 11 marzo, quattro giorni prima della loro scomparsa ed era stata presa a Ras Lanouf durante un bombardamento aereo.
Due giornalisti e due fotografi del New York Times sono scomparsi due giorni fa mentre si trovavano nella città libica di Ajdabiya. Si tratta di Anthony Shadid, capo dell’Ufficio stampa del NYT a Beirut, Stephen Farrell, un reporter che era già stato rapito dai talebani in Afghanistan nel 2009, Tyler Hicks e Lindsey Addario, entrambi fotografi professionisti.
Il giornale, che ha messo la notizia della loro scomparsa sul suo sito web già da mercoledì, ha detto di essere in contatto con le autorità libiche e di sperare nel loro ritrovamento. Il NYT pensa che i quattro siano stati catturati dalle forze di sicurezza e portati in un qualche luogo di detenzione ma il regime non ha dato nessuna conferma in tal senso.
“La sparizione dei quattro giornalisti si iscrive nel clima di violenza e di odio contro la stampa – ha dichiarato l’Associazione Reporters Sans Frontieres – Si tratta di un’avversione incoraggiata dallo stesso Gheddafi, che recentemente ha qualificato le televisioni straniere di cani erranti” .
Anche il ministro libico degli affari esteri aveva apertamente manifestato l’avversione del regime per la stampa estera e aveva assicurato che i giornalisti stranieri entrati illegalmente in Libia sarebbero stati considerati, in caso di un loro arresto, come collaboratori dell’organizzazione terroristica al Qaeda.
L’arresto, due settimane fa, di un giornalista del quotidiano inglese The Guardian (liberato ieri) mostra come il regime metta in atto le sue minacce nel tentativo di tenere lontano i media dal massacro dei rivoltosi che si sta compiendo nell’est del paese. Il 7 marzo scorso erano stati arrestati tre giornalisti della BBC, un fermo durato 21 ore e che i tre hanno definito come la peggior esperienza della loro vita.