Soldati Alfredo cÈ di ieri la notizia, commentata dai vertici del Partito Socialista Ticinese sui media con i soliti toni trionfalistici ed enfatici ( tipici del loro linguaggio), che il Tribunale federale ha sancito quale incostituzionale l’amnistia fiscale votata dal Popolo sovrano ticinese.

Nulla da eccepire rispetto ad una procedura democratica e rispettosa dello Stato di Diritto se non fosse che ancora una volta a lasciarci le penne è proprio il cittadino. E questo non tanto per i benefici di cui quest’ultimo avrebbe potuto godere grazie ai milioni convogliati nelle casse disastrate dello Stato, ma per il fatto che sempre più la sua opinione viene penalizzata, sminuita se non banalizzata. Ed è proprio la definizione di “Popolo sovrano” che viene sempre più disattesa e colpita nel suo intimo da una scure affilata nelle mani di una Sinistra sempre più irrispettosa oltre che feroce nemica del Popolo, proprio di quel Popolo che da secoli proclama di difendere, ma di cui si sta allontanando sempre di più.

Non c’è più una sola decisione del Popolo che possa dirsi al sicuro dalle paturnie socialiste, nemmeno quando le percentuali sono ben maggiori di quelle raccolte a sostegno dall’amnistia fiscale. A noi sembra però la matematica che, sia detto per inciso, non è mai stata un’opinione, anche in questo caso avesse parlato chiaro. Se poi volessimo elencare altre situazioni analoghe degli ultimi anni, ci accorgeremmo che alla Sinistra (ma in questo caso è il ministro Bertoli che è chiamato in causa) non va nemmeno bene che siano stati oltre 10’000 i cittadini che hanno sottoscritto l’Iniziativa a sostegno della civica nelle scuole ticinesi: prima si tergiversa nelle risposte, poi si tenta di agganciarla al progetto di insegnamento di storia delle religioni….e quando tutti i pretesti sono terminati, la si dichiara inammissibile e improponibile. Grazie ancora!

Ci sarebbe poi da scrivere un libro sull’Iniziativa “Prima i nostri” sulla quale nessuno sembrerebbe voler dare un parere nei termini prescritti dalla legge (per paura ovviamente che osteggiare la volontà di così tanti cittadini ticinesi possa rivelarsi controproducente per le prossime elezioni cantonali!) Non ci resta da ultimo che stendere un velo pietoso sulle prese di posizione di quello che rimane di un partito che fu vicino al popolo almeno nei suoi intenti, quando con la votazione del 9 febbraio 2014 alle spalle, si ostina a non voler riconoscere il chiaro volere espresso da una percentuale del 70% di cittadini ticinesi.

Di questi tempi in cui la popolazione di un Cantone come Lucerna si reca alle urne per un elezione cantonale nella misura di un misero 39%, gli sforzi di tutti i partiti dovrebbero proprio concentrarsi per far capire al cittadino quanto sia importante poter esprimere la propria opinione. Tutti gli sforzi che stanno invece facendo i Socialisti sembrano voler andare proprio nella misura opposta: speriamo che ci riescano ad allontanarli del tutto dalla loro Lista, sarebbe già un aiuto per il Paese.

Alfredo Soldati, candidato al Gran Consiglio “La Destra”