Anche il quotidiano britannico cloverchronicle ha posto l’attenzione sull’insolita e disgraziata scelta della conduttrice, ponendo addirittura l’attenzione sulla posa del Bafonetto (ovvero del diavolo) assunta dalla donna sul palco.
Invocare Satana è senz’altro un gesto di cattivo gusto e pessimo bon ton. Non solo, se ci si dimentica di tutte le vittime delle sette sataniche, realtà purtroppo avvenuta.
In una delle serate di Sanremo, l’unica conduttrice femmina, la figlia di circensi, la 38enne Virginia Raffaele, imitatrice e attrice comica, in un siparietto, anziché condurre si mette a cantare.La canzone scelta, sul suono lieto del grammofono è la bellissima Mamma, icona della storia della musica italiana, di Beniamino Gigli.
Ma proprio sulle parole quanto ti voglio bene il grammofono si inceppa (appositamente) e la Raffaele prorompe in un’esclamazione quintupla del nome di Satana con voce gracchiante e inquietante, correlato da mosse sconnesse e geometriche.
Don Aldo Bonaiuto, sacerdote esorcista, antropologo, demonologo della comunità Giovanni XXIII che coordina l’attività anti sette, chiede immediatamente spiegazioni all’imitatrice, perché l’esibizione, di pessimo gusto, avrebbe urtato la sensibilità di milioni di cristiani.
Virginia Raffaele ha ribattuto “io mi preoccuperei dei minori, ad uscire di casa con certi adulti.” E poi ha concluso “ora vado a cena con Belzebù.”
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