Francesco Pontelli – Economista – 7 Aprile 2025
Il crollo delle borse di questi ultimi due giorni va considerato in relazione anche alle dinamiche delle operazioni di borsa le quali vengono gestite al 75% dagli algoritmi, e quindi non esprimono una valutazione complessiva su un determinato momento economico come quello dell’introduzione dei dati da parte dell’amministrazione statunitense. Esattamente come ogni crescita degli indici di borsa il loro stesso recente tracollo deve essere considerato come un fattore relativo e non decisivo.
Tuttavia emerge evidente come le maggiori perdite dei titoli riguardino quelle aziende che hanno fatto della globalizzazione priva di ogni regola, auspicata dal WTO, la propria chiave di successo. Queste aziende si sono prodigate nella ricerca, delocalizzando le produzioni, del costo del lavoro minore e contemporaneamente di quadri normativi a tutela dei lavoratori e delle prodotti meno impegnativi. In altre parole, la ricerca è stata imperniata sulla caccia di realtà economiche e statali che assicurassero un dumping salariale, fiscale e normativo.
La vicenda dei dazi, in più, meriterebbe di essere approfondita ed interpretata in un’ottica che inquadri il dazio non solo come un fattore economico per rilasciare l’occupazione statunitense. La tanto contestata iniziativa dell’amministrazione Trump esprime al proprio interno anche una leva politica. In altre parole, il dazio, come una sua eventuale attenuazione, si dimostra uno strumento con l’obiettivo di invitare gli alleati occidentali ad acquistare i “Matusalem Bond”, titoli del debito americano a scadenza 100 anni che hanno l’obiettivo di azzerare la quota del 2,01% di debito americano ancora in mano alla Cina. Di fronte a questa scelta degli alleati occidentali ecco che la percentuale del dazio applicato dagli Stati Uniti potrebbe ridursi.
Questa opzione va ovviamente introdotta all’interno di un’ottica che inquadra la Cina come il vero pericolo in un prossimo confronto bellico, anche in considerazione delle recenti manovre che hanno visto un inaspettato aumento della potenzialità militare del colosso cinese che potrebbe addirittura anticipare una possibile invasione di Taiwan, una volta fissata al 2030.
L’Unione Europea in questo contesto si rivela ancora una volta spettatrice ignara, confermando come reciti il ruolo di una istituzione marginale ed espressione di competenze politiche economiche e strategiche assolutamente insufficienti, quindi non in grado di comprendere le dinamiche geopolitiche e tanto meno il proprio ruolo sempre più marginale.
In questo contesto si aggiunga come nel nostro Paese si continuino ad aumentare la pressione fiscale, ora al 50,6% (+1,5 rispetto al 2023) come certificato dall’ISTAT, e, a doppia cifra ormai, il costo dell’energia.
L’effetto paradossale dei dazi statunitensi si rivela, quindi, come la scialuppa di salvataggio per una classe politica europea che ha investito nel delirio ambientalista con il Green Deal ed ora ha la possibilità di trovare un capro espiatorio, individuato appunto nell’introduzione dei tassi, per nascondere la propria responsabilità del disastro economico europeo.
Contemporaneamente nel nostro Paese il governo trova nei dazi il fattore di distrazione di massa, in quanto fino ad oggi non si è dimostrato in grado di rispondere alle 24 flessioni costitutive della produzione industriale con una adeguata politica energetica che ponga le basi per un risveglio economico atteso ormai da due anni.
Iod, He, Waw, He sono le lettere del tetragramma sacro, che esprime il nome proprio…
Il Vangelo secondo Marco, il Vangelo secondo Matteo, il Vangelo secondo Luca e quello secondo…
18 aprile 2019 La polemica sulla Croce di Xhixha Nel comunicato ufficiale del MASI (da…
2016 Lungo la via di quella che fu un tempo la funicolare degli Angioli, appare…
"Il giusto che soffre e l'empio che gode" Piero della Francesca, Flagellazione di Cristo Pensiero…
con Roberto Siconolfi e Stefano Davide Bettera https://youtu.be/33XLgAd8v84?si=lCPhVBraZfG2j5Zf Con Stefano Davide Bettera, una critica dell’ideologia…
This website uses cookies.