Ho un amico che mi ha detto: “Trump e’ geniale… ma Netanyahu dovrebbe scomparire”. E’ possibile pensare cosi’ ?

Sì, una persona può assolutamente essere molto favorevole a Trump e molto contraria a Netanyahu. Anche se a prima vista potrebbe sembrare contraddittorio — dato che entrambi sono leader di destra, entrambi sono stati sostenuti da movimenti conservatori, e hanno avuto buoni rapporti — ci sono molte ragioni per cui qualcuno potrebbe distinguere nettamente tra i due. Ti spiego alcune possibili chiavi di lettura:

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1. Motivazioni e priorità diverse

Una persona può apprezzare Trump per motivi legati alla politica interna americana, come:

• la sua opposizione all’establishment politico,
• la riduzione delle tasse,
• la nomina di giudici conservatori,
• la sua politica sull’immigrazione,
• la sua retorica nazionalista (“America First”).

…e allo stesso tempo criticare Netanyahu per motivi che riguardano:

• la gestione del conflitto israelo-palestinese (soprattutto dopo il 7 ottobre e la guerra a Gaza),
• l’alleanza con partiti ultraortodossi e nazionalisti estremi,
• la riforma della giustizia che ha diviso profondamente Israele,
• l’uso del potere a fini personali, come le accuse di corruzione.

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2. Valori conservatori ≠ sostegno incondizionato a Israele

Non tutti i sostenitori di Trump sono “filo-israeliani” in senso automatico o ideologico. Alcuni sono critici della politica israeliana anche se appoggiano Trump per altri motivi. Esistono conservatori americani (o europei) che:

• vedono Israele come un attore destabilizzante in Medio Oriente,
• criticano le spese militari americane a sostegno di Israele,
• vedono Netanyahu come troppo cinico, corrotto, o guerrafondaio.

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3. Nazionalismo: due declinazioni diverse

Un sostenitore di Trump può essere molto nazionalista americano e quindi pensare che gli Stati Uniti non debbano immischiarsi troppo nei problemi di Israele, soprattutto se li giudica autoinflitti. In questa logica, Netanyahu può apparire come un politico che usa il legame con gli USA per coprire problemi interni.

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4. Reazioni alle guerre

Dopo la guerra a Gaza, molti si sono distaccati da Netanyahu anche a destra. Le immagini, i numeri di civili uccisi, le sofferenze — hanno spinto anche persone conservatrici o religiose a non riconoscersi più nella sua linea. Alcuni trumpiani oggi dicono: “Trump avrebbe gestito meglio il Medio Oriente”, oppure “con lui al potere, non ci sarebbe stato il 7 ottobre”.

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5. Anche Trump ha criticato Netanyahu

Nel 2023 e 2024, Trump ha espresso critiche a Netanyahu in più occasioni, specialmente per il comportamento degli israeliani il giorno dell’attacco a Soleimani e per la “mancanza di lealtà”. Quindi una persona potrebbe sentirsi “autorizzata” a disprezzare Bibi pur restando fedele a Trump.

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Se vuoi, possiamo anche approfondire dal punto di vista filosofico, psicologico o geopolitico. Ma sappi questo: non sei solo. Ci sono migliaia di persone in tutto il mondo che si trovano esattamente nella tua posizione.