L’Operazione Eagle Claw fu una missione militare statunitense fallita, lanciata il 24 aprile 1980, per tentare di liberare 52 ostaggi americani detenuti presso l’Ambasciata degli Stati Uniti a Teheran, in Iran, dopo la crisi degli ostaggi iniziata il 4 novembre 1979. L’operazione fu condotta dal Delta Force, supportata da altre unità delle forze speciali statunitensi.


Dettagli dell’operazione Eagle Claw

Pianificazione e strategia

L’operazione prevedeva diverse fasi:

  1. Fase di infiltrazione: Un gruppo di 8 elicotteri RH-53D Sea Stallion decollò dalla portaerei USS Nimitz (CVN-68) nel Golfo di Oman, dirigendosi verso un punto di atterraggio nel deserto iraniano, chiamato Desert One. Lì avrebbero incontrato i C-130 Hercules con rifornimenti e forze d’assalto.
  2. Rifornimento e avanzata: Dopo il rifornimento, i Delta Force e i Ranger si sarebbero trasferiti in una posizione nascosta vicino a Teheran.
  3. Attacco e fuga: La notte successiva, le forze speciali avrebbero lanciato l’attacco all’ambasciata e all’edificio del Ministero degli Esteri per liberare gli ostaggi. Gli ostaggi e le forze d’assalto sarebbero stati trasportati in un vicino stadio di calcio, dove elicotteri e aerei li avrebbero evacuati verso una base USAF in Egitto.

Problemi e fallimento

L’operazione fallì prima ancora di raggiungere Teheran per una serie di problemi tecnici e organizzativi:

  • Condizioni meteorologiche avverse: Una tempesta di sabbia rallentò il viaggio e causò problemi ai velivoli.
  • Guasti meccanici: Tre elicotteri si guastarono (uno si perse nella tempesta, un altro ebbe problemi idraulici, un terzo riportò danni alla lama del rotore). Poiché il piano richiedeva almeno sei elicotteri operativi, il comandante dell’operazione, il generale James Vaught, ordinò l’aborto della missione.
  • Disastro al Desert One: Durante il ritiro, uno degli elicotteri collise con un C-130 Hercules mentre decollava, causando un’esplosione e uccidendo 8 soldati americani.

Conseguenze

  • Effetti politici: Il fallimento dell’operazione fu un duro colpo per la presidenza di Jimmy Carter, contribuendo alla sua sconfitta elettorale contro Ronald Reagan nel novembre 1980.
  • Prolungamento della crisi: Gli ostaggi rimasero prigionieri fino al 20 gennaio 1981, giorno dell’insediamento di Reagan.
  • Riforme militari: Il fallimento portò alla creazione del U.S. Special Operations Command (SOCOM) nel 1987, migliorando il coordinamento tra le forze speciali.

Vittime

  • 8 militari statunitensi morirono nell’incidente al Desert One.
  • Nessun ostaggio fu liberato.
  • Iraniani catturarono alcuni veicoli e equipaggiamenti USA, rivelando dettagli dell’operazione.

L’Operazione Eagle Claw è ricordata come uno dei più grandi fallimenti delle forze speciali statunitensi.