L’ultimo anno di vita di Filippo IV di Francia, detto il Bello, nel 1314, fu segnato da tensioni politiche, scandali e eventi drammatici che avrebbero avuto un impatto duraturo sulla monarchia francese.
Dopo aver soppresso l’Ordine dei Templari nel 1312 con la bolla Vox in excelso di papa Clemente V, Filippo il Bello si trovò ancora alle prese con le ultime conseguenze del processo. Il 18 marzo 1314, il Gran Maestro dei Templari, Jacques de Molay, e il precettore di Normandia, Geoffroy de Charnay, furono bruciati sul rogo a Parigi come eretici recidivi, dopo aver ritrattato le confessioni estorte sotto tortura.
Secondo la leggenda, mentre moriva tra le fiamme, de Molay avrebbe maledetto Filippo IV e Clemente V, predicendo la loro morte entro un anno. Sebbene questa storia sia più una costruzione posteriore, è interessante notare che entrambi morirono effettivamente poco dopo.
Nel 1314, esplose lo scandalo della Torre di Nesle, che coinvolse le nuore di Filippo IV, accusate di adulterio. Fu la figlia del re, Isabella di Francia (moglie di Edoardo II d’Inghilterra), a denunciare la presunta infedeltà delle cognate, Margherita di Borgogna (moglie del futuro Luigi X) e Blanca di Borgogna (moglie del futuro Carlo IV), che avrebbero avuto relazioni con due cavalieri, Philippe e Gautier d’Aunay.
Le due donne furono condannate alla prigionia, mentre i loro amanti furono brutalmente torturati ed eseguiti. Questo scandalo gettò un’ombra sulla dinastia dei Capetingi e destabilizzò il clima politico.
Filippo IV, nonostante l’età e i problemi di salute, decise di avviare un’altra campagna militare nelle Fiandre, per vendicare la sconfitta francese nella battaglia degli Speroni d’Oro (1302) e rafforzare il dominio francese nella regione. Tuttavia, il sovrano non riuscì a portare avanti il progetto a lungo, poiché la sua salute peggiorò rapidamente.
Il 29 novembre 1314, Filippo IV morì all’età di 46 anni, probabilmente a causa di un ictus o di un’embolia cerebrale, a Fontainebleau. Alcune fonti riportano che la sua morte sarebbe stata accelerata da una caduta da cavallo durante una battuta di caccia, anche se non esistono prove definitive.
Con la sua morte, il trono passò a suo figlio Luigi X l’Attaccabrighe, ma la dinastia Capetingia entrò presto in crisi a causa della mancanza di eredi maschi diretti, portando alla fine della dinastia e all’ascesa dei Valois nel 1328.
L’anno 1314 fu dunque cruciale, segnando la fine del regno di uno dei monarchi più potenti della Francia medievale, ma anche l’inizio di un periodo di instabilità per il regno.
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