di Roberto Siconolfi
Gli USA di Trump portano a galla un’America insolita, inedita, che incarna un’anima profonda non più assimilabile a quella nozione di “americanismo” tanto elaborata dai critici e dai nemici storici degli USA, in senso politico, economico, ma anche culturale e spirituale.
Con Daniele Laganà, dell’Ass. Il Cervo Bianco, abbiamo analizzato questo nuovo volto americano, che con tutti i suoi limiti e i suoi più o meno legittimi interessi, non va più considerato nella categoria schmittiana della “potenza di mare”, nostra naturale nemica.

Del resto, vi sono similitudini politiche e di “visione del mondo”, che vanno al di là delle categorie schmittiane, troppo, o solo, schiacciate sul piano immanente politico-nazionale (cit. Julius Evola).
Ma con Laganà, esperto di conoscenze alchimiche ed ermetiche, abbiamo analizzato anche il “mito della frontiera”, mito fondativo dell’identità americana.
L’oltrepassamento del limite, l’affrontare l’oceano, l’avventurarsi nel mondo delle acque, con il suo relativo simbolismo “esoterico”: un mondo ignoto, “proibito” per eccellenza, dalle principali dottrine religiose e tradizionali.
Ma un mondo, forse, che va iniziato a “vedere”, in quanto parte costitutiva della nostra storia occidentale.
Un mondo che va compreso, a fondo, se vogliamo per davvero cominciare un processo di rinascita, che sia quantomeno individuale, prima che collettivo.
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Buona visione!