Francesco Pontelli – Economista – 10 Marzo 2025 – il Patto sociale

Riceviamo e pubblichiamo un articolo del Prof. Francesco Pontelli

Sono ormai evidenti i primi segnali del cambiamento della stagione caratterizzato dal fiorire dei primi fiori primaverili quanto dallo scioglimento delle prime nevi anche ad alte quote.

Contemporaneamente nello scenario bellico internazionale la Russia ormai ha compreso come un nuovo accordo di pace sia inevitabile, anche in considerazione del peso delle sanzioni promesse dagli Stati Uniti nel caso non si aderisse ad una trattativa con il nemico ucraino. Prova ne sia il fatto che proprio negli ultimi giorni Putin stia aumentando il proprio sforzo bellico per arrivare al tavolo negoziale in una posizione di maggiore forza.

Contemporaneamente l’Ucraina cerca di riallacciare i rapporti con gli Stati Uniti e si dichiara maggiormente disponibile ad un nuovo negoziato anche a causa del timore di un possibile spegnimento dell’occhio satellitare che l’impedirebbe di vedere gli attacchi russi rendendola più vulnerabile agli attacchi di Mosca.

Viceversa l’Europa sta declinando sempre verso lo status di terra marginale, cioè rappresenta il classico scenario di guerra secondaria come poteva essere negli anni settanta il Vietnam.

Questo inesorabile declino rappresenta uno degli effetti della strategia della istituzione europea la quale, in prossimità di un possibile accordo, non trova una posizione politica e diplomatica che le consenta di entrare all’interno di un negoziato complesso dopo tre anni di una strategia che non ha mai compreso l’alternativa diplomatica alla soluzione del conflitto russo ucraino. Una trattativa i cui esiti si manifesteranno inevitabilmente proprio all’interno del continente europeo, ed invece di trovare una propria collocazione non trova niente di meglio se non emettere nuovo debito per l’aumento delle spese militari e probabilmente la creazione di un esercito comune.

Il medioevo politico ed intellettuale espresso nell’intera Europa e dalla propria classe politica ed intellettuale non ha precedenti nella storia del genere umano in quanto si conferma la assoluta incapacità di avvertire i cambiamenti del tempo politico i quali virano verso una nuova opportunità di tregua se non addirittura di pace.

Solo chi non sappia neppure leggere si può dimostrare non in grado di comprendere questi segnali della evoluzione di questo periodo, il quale finalmente si rivela in forte cambiamento.