Ivan IV di Russia, detto il Terribile, fu il primo sovrano russo a fregiarsi ufficialmente del titolo di zar di tutte le Russie. La sua vita, segnata da una combinazione di riforme straordinarie e repressione brutale, si svolse in un contesto di guerre, intrighi e trasformazioni politiche.

Infanzia e ascesa al trono

Ivan nacque nel 1530 da Vasilij III e Elena Glinskaja. Rimase orfano di padre a soli tre anni e, alla morte della madre nel 1538, crebbe in un ambiente di cospirazioni e lotte tra i boiardi per il controllo del trono. Questo periodo di instabilità lo segnò profondamente, alimentando il suo futuro carattere sospettoso e spietato.

Nel 1547, a 16 anni, Ivan fu incoronato zar di tutte le Russie, segnando una svolta nella storia del paese. Si sposò con Anastasia Romanova, la quale ebbe una grande influenza positiva su di lui nei primi anni di governo.

Le riforme e l’espansione territoriale

Nei primi anni di regno, Ivan IV si dimostrò un sovrano energico e riformista:

  • Riformò l’amministrazione statale, riducendo il potere dei boiardi e rafforzando quello dello zar.
  • Creò il Zemskij Sobor, una sorta di assemblea consultiva.
  • Modernizzò l’esercito e istituì la Streltsy, una milizia permanente.
  • Espanse il territorio russo, conquistando il Khanato di Kazan’ (1552) e quello di Astrakhan’ (1556), consolidando il controllo sul Volga.

L’inizio del terrore e la Opričnina

Dopo la morte della moglie Anastasia nel 1560, Ivan IV si trasformò radicalmente. Convinto che la nobiltà fosse responsabile della sua perdita, istituì nel 1565 la Opričnina, un regime di terrore che divise la Russia in due parti:

  • La Opričnina, governata direttamente dallo zar con una polizia segreta (gli oprichniki), che eliminò con brutalità i nemici dello zar.
  • La Zemščina, il resto del paese, ancora sotto il controllo dei boiardi.

Durante questo periodo, Ivan fece sterminare intere famiglie nobiliari, distrusse città (come Novgorod, colpevole di presunti tradimenti) e consolidò il suo potere assoluto.

Il declino e le guerre disastrose

Gli ultimi anni del regno di Ivan IV furono segnati da guerre logoranti:

  • La guerra livoniana (1558-1583) contro la Confederazione polacco-lituana e la Svezia, che si concluse con una sconfitta russa e la perdita di territori baltici.
  • Il continuo scontro con i Crimeani, culminato nel saccheggio di Mosca nel 1571.

Nel 1581, in un accesso d’ira, Ivan IV uccise il proprio figlio ed erede, lo zarevic Ivan, lasciando il trono al debole Fëdor I, segnando così la fine della dinastia Rurik.

Morte e eredità

Ivan IV morì nel 1584, lasciando la Russia in una situazione di crisi. Il suo regno fu una miscela di grandezza e orrore: da un lato modernizzò il paese e ne ampliò i confini, dall’altro instaurò un clima di terrore che portò alla crisi della dinastia e al successivo Periodo dei Torbidi.

Rimane una delle figure più affascinanti e controverse della storia russa: riformatore e despota, genio e tiranno.