Generico

Gli Apocrifi dell’Apocalisse: Visioni Proibite e Rivelazioni Celesti

di Liliane Tami

Nell’ombra dei testi canonici, celati agli occhi dei più e serbati nei meandri della tradizione segreta, giacciono gli Apocrifi dell’Apocalisse: scritti densi di visioni estatiche e presagi sull’ultimo giorno, che possono suscitare ammirazione ed interesse ma che sono anche pericolosi, perchè possono trascinare gli animi curiosi e inquieti fuori dalla retta dottrina della chiesa. Come echi lontani della profezia giovannea, essi narrano di regni ultraterreni, di tormenti indicibili e beatitudini ineffabili. Tra i più celebri si annoverano:

  • Apocalisse di Pietro → Descrive dettagliatamente paradiso e inferno, con punizioni per i peccatori.
  • Apocalisse di Paolo → Simile a quella di Pietro, narra il viaggio dell’anima nell’aldilà.
  • Apocalisse di Tommaso → Racconta gli ultimi giorni del mondo e il giudizio finale.
  • Apocalisse di Esdra (o IV Esdra) → Contiene visioni escatologiche e riflessioni teologiche sul destino dell’uomo.
  • Apocalisse di Baruc → Attribuita al segretario del profeta Geremia, tratta la distruzione di Gerusalemme e la fine dei tempi.

Questi testi, custoditi nelle pieghe del tempo, rivelano il battito profondo del cuore umano dinanzi all’ignoto e all’eternità.

Tra i libri che un tempo rifulgevano nel firmamento della tradizione sacra, vi è il IV Libro di Esdra, noto anche come 2 Esdra nella tradizione anglosassone. Esso, forgiato fra il I e il III secolo d.C., è un inno alla ricerca della verità e al dolore per la caducità del mondo. Questo scritto fu accolto nella Vulgata, dimorando per secoli nel tessuto della spiritualità cristiana, fino a quando, nel Concilio di Trento (1546), venne relegato all’oblio, escluso dal novero delle Scritture ispirate. Troppo audace forse, troppo incline a interrogare il destino delle anime e i segreti dell’escatologia. Eppure, la sua voce non si spense, echeggiando ancora nelle meditazioni di coloro che scrutano il mistero del giudizio e della redenzione.

Il genere apocalittico è stato, per secoli, fonte di grandissima ispirazione per teologi e poeti. L’Apocalisse di Pietro potrebbe aver acceso la scintilla che diede vita alla Divina Commedia? La domanda si insinua come un soffio di vento tra le pagine della storia.

In questo antico scritto del II secolo d.C., l’autore dipinge un aldilà scolpito di luci e ombre, in cui i peccatori, puniti con indicibile giustizia, espiando le loro colpe nei gironi della sofferenza, preludono al disegno cosmico che Dante avrebbe poi innalzato in versi immortali. Vi si leggono anime arse da fiamme eterne, torrenti di fuoco ribollente, laghi di tormento e spiriti condannati a pene tanto precise quanto spietate. Non è forse questa la medesima legge morale che regge l’Inferno dantesco?

Eppure, il viaggio del Sommo Poeta non trae linfa da una sola fonte: l’Apocalisse di Paolo, con le sue visioni ultraterrene, e le leggende medievali di pellegrinaggi nell’aldilà concorrono a intessere la trama di quel grandioso affresco escatologico che è la Commedia.

Ma chi può dire dove finisce l’opera letteraria e dove inizia l’ispirazione divina? Forse, nell’eco lontana dell’Apocalisse di Pietro, risuona già il battito delle terzine dantesche, e il cammino della letteratura si snoda tra le pagine apocrife della Bibbia e le visioni mistiche del Sommo Poeta, che pur essendo stato messo all’indice è stato ispirato da Dio nelle sue opere.

Relatore

Recent Posts

Risultati votazione in Germania: Grande successo per l’AfD guidato da Alice Weidel

In testa l'Unione Cdu-Csu col 29% Afd al secondo posto col 19,6 % Trump esulta…

5 ore ago

Come nascono le 21 idee per star bene. Intervista a Gennaro Ponte

Perché parlare, in un saggio pensato per far dialogare i saperi  che “dovrebbero uscire dalle  mura accademiche…

5 ore ago

Il cuore di Faraone

Il cuore di Faraone era duro come la pietra, ma Dio seppe spezzarlo. Erano giorni che…

10 ore ago

Cronache da un paese disperato – di Claudio Martinotti Doria

Dopo aver toccato il fondo stiamo scavando per sotterrarci con le nostre stesse mani *…

12 ore ago

Gender – di Candida Mammoliti

Credo che a ognuno di noi sia capitato di chiedersi, cosa si intenda in senso…

14 ore ago

“Regina e schiava” – Poesia di Daniela Patrascanu

Il tuo stupore premia il mio sguardo. Il suo rancore fa vibrare l’arpa dei miei…

1 giorno ago

This website uses cookies.