Liliane Tami è una filosofa e mistica ticinese. Ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, intitolata Estetismo ed Anestesia, a 18 anni e poi un’altra raccolta di versi, dal titolo Insurrezione e Resurrezione, a 28 anni. Nel frattempo ha pubblicato diversi saggi e ha vinto anche il premio di poesia Alda Merini di Lecce.
Da poco ha iniziato a trasformare le sue poesie, opere silenziose, in canzoni per mezzo dell’Ai e il risultato è sorprendente. In questa poesia parla della sofferenza di Cristo nell’orto degli ulivi.
Getsemani
Come noi di Carne, Cristo pianse
Per l’uomo e tutte le sue mancanze.
Nell’orto d’ulivi fattasi sera
Pativa la pena l’angoscia più nera.
S’è impiccato Giuda, Giuda
S’è impiccato Giuda, Giuda,
nella notte scura, scura
Figlio di Dio, lasciato a sé stesso
Come un cane senz’amici appresso
Senza i fedeli dodici più cari
Ha patito i dolori più amari.
S’è impiccato Giuda, Giuda
S’è impiccato Giuda, Giuda,
nella notte scura, scura
Poi dispiaciuti gli chiesero scusa
E lui rispose “ è l’umana natura”.
Ben presto ecco i soldati
Che vennero coi pugnali alzati.
S’è impiccato Giuda, Giuda
S’è impiccato Giuda, Giuda,
nella notte scura, scura
Pietro s’oppose con l’arma in mano
Tagliò l’orecchio al servo in affanno
Ma Cristo gli disse “Amo chi ama”
E curò il nemico dal taglio di lama.
S’è impiccato Giuda, Giuda
S’è impiccato Giuda, Giuda,
nella notte scura, scura
Lo presero con forza i soldati
E i discepoli spaventati
Non sapevan più cosa dire:
Cristo venne portato a morire.
S’è impiccato Giuda, Giuda
S’è impiccato Giuda, Giuda,
nella notte scura, scura
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