Il 23 dicembre segna la nascita di due illustri padri dell’egittologia mondiale: Jean-François Champollion e Carl Richard Lepsius.
A Figeac, in Francia, nacque Champollion (1790-1832), il celebre decifratore del sistema geroglifico, che nel 1822 svelò il segreto della scrittura dell’antico Egitto. Nel 1826 divenne il primo conservatore della collezione egizia del Louvre e, tra il 1828 e il 1829, co-diresse insieme a Rosellini la prestigiosa Spedizione franco-toscana in Egitto, un’impresa che consolidò la sua fama di pioniere nel campo dell’egittologia.
A Naumburg, in Prussia, vide invece la luce Lepsius (1810-1884), che guidò la Spedizione prussiana in Egitto dal 1842 al 1845. Questo progetto gli permise di realizzare la sua opera monumentale, il “Denkmäler aus Ägypten und Äthiopien” (1849-1859), un punto di riferimento per la conoscenza dei tesori egizi e nubiani. Lepsius fu anche direttore dell’Ägyptisches Museum di Berlino, contribuendo a renderlo uno dei centri più prestigiosi per lo studio dell’antico Egitto.
Entrambi sono ricordati anche attraverso i loro ritratti: Champollion fu immortalato da Léon Cogniet nel 1831, mentre Lepsius venne raffigurato da Gottlieb Biermann tra il 1892 e il 1893. Due figure straordinarie, unite da un amore profondo per l’antico Egitto e dalla loro eredità duratura nella storia dell’archeologia e della cultura.
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