Boris Eltsin è stato una figura politica centrale in Russia alla fine del periodo sovietico e nei primi anni della Federazione Russa. Nato nel 1931, iniziò la sua carriera politica nel Partito Comunista dell’Unione Sovietica (PCUS) e divenne noto per le sue critiche alla corruzione del sistema sovietico. Ecco una sintesi del suo percorso verso il potere e il declino che ne seguì:
1. Ascesa al potere
Emergere come riformista: Eltsin iniziò come funzionario di partito in Sverdlovsk (ora Ekaterinburg) e si fece notare per le sue idee riformiste. Nel 1985, fu chiamato a Mosca da Mikhail Gorbaciov, che cercava di portare avanti le riforme in URSS.
Critiche al PCUS: Nel 1987, Eltsin fece scalpore criticando apertamente il partito, accusandolo di corruzione e stagnazione. Fu rimosso dal ruolo di capo del Partito Comunista a Mosca, ma conquistò la popolarità tra i cittadini che vedevano in lui un riformatore.
La presidenza russa: Nel 1990, divenne presidente della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa, la più grande delle repubbliche sovietiche. Con la crisi dell’Unione Sovietica, Eltsin guidò il movimento per l’indipendenza della Russia, e nel 1991 fu eletto presidente della Federazione Russa con voto popolare.
2. La crisi dell’URSS e l’ascesa al potere assoluto
Il tentativo di colpo di stato del 1991: Nell’agosto 1991, elementi conservatori tentarono un colpo di stato per fermare le riforme di Gorbaciov. Eltsin resistette, arringando la folla a Mosca e assumendo di fatto il ruolo di difensore della democrazia. Il fallimento del colpo di stato accelerò il crollo dell’URSS.
Scioglimento dell’URSS: Eltsin e i leader di altre repubbliche sovietiche dichiararono la dissoluzione dell’Unione Sovietica a dicembre del 1991, segnando la fine dell’era sovietica. La Russia divenne indipendente, con Eltsin come primo presidente.
3. Presidenza e declino
Riforme economiche difficili: Dopo il crollo dell’URSS, Eltsin avviò riforme di mercato (la cosiddetta “terapia d’urto”) che portarono a una privatizzazione rapida e selvaggia. L’economia collassò, provocando inflazione e povertà diffuse, oltre alla nascita degli oligarchi.
Guerra in Cecenia: Nel 1994, Eltsin ordinò un intervento militare in Cecenia per fermare il movimento indipendentista, dando inizio a un conflitto sanguinoso che avrebbe avuto pesanti conseguenze politiche e umanitarie.
Problemi di salute e dipendenza dall’alcol: Negli anni ’90, Eltsin soffrì di problemi di salute, tra cui disturbi cardiaci, e il suo abuso di alcol divenne un segreto di Pulcinella, compromettendo la sua immagine pubblica.
Crisi finanziaria del 1998: Nel 1998, la Russia fu colpita da una crisi finanziaria devastante. Eltsin perse ulteriormente il sostegno popolare a causa dell’instabilità economica e della corruzione.
4. Fine della presidenza
Passaggio del potere a Vladimir Putin: Il 31 dicembre 1999, Eltsin sorprese il mondo annunciando le sue dimissioni. Nominò Vladimir Putin, suo primo ministro, come presidente ad interim. Putin, ex ufficiale del KGB e delfino di Eltsin, fu poi eletto presidente nel 2000.
Ultimi anni e morte: Dopo il ritiro, Eltsin visse lontano dalla scena pubblica fino alla sua morte il 23 aprile 2007.