dalla pagina FB di Franco Cavallero
Stamattina, andando su Google immagini, ho trovato una scheda inquietante. Effettivamente collima con quanto chi ha la mia età può constatare come avvenuto, tollerato e addirittura difeso, promosso, appoggiato.
In questi giorni vi sono due sentimenti contrastanti: quello di coloro che ormai ritengono che il terrorismo e la barbarie abbiano vinto e che non vi sia più nulla da fare per opporsi; e quello di chi persiste in un sussulto di onnipotenza e proclama “Siamo più forti dei terroristi”. Ahimè, la “verità vera” mi sembra tutt’altra. Abbiamo distrutto i buoni valori. Li abbiamo letteralmente massacrati, messi al muro, fucilati con la supervisione degli specialisti. Parallelamente ci siamo cullati nell’illusione di creare un mondo nuovo, ben attenti che di quello vecchio non rimanesse il più piccolo rimasuglio.
C’era la cultura classica: l’abbiamo distrutta. C’era la cultura cristiana: l’abbiamo distrutta. C’erano le forme di educazione e di galateo: le abbiamo distrutte, salvo a risuscitarle “ad usum delphini” per creare le differenze fra i furbi e gli stolti. In generale c’era la scelta fra il bene e il male: distrutta, resa ridicola pure quella, con un immane sforzo iconoclastico degno dell’alloro olimpico.
Ed ora? La Nemesi crudele della storia ci sta punendo. Se non ci va di rimettere la testa a posto, la sua punizione diventerà maledizione.