Sammy Basso, il biologo e attivista italiano affetto da progeria, è morto improvvisamente all’età di 28 anni il 5 ottobre 2024, a seguito di un malore mentre era a cena con la sua famiglia e alcuni amici in un ristorante di Asolo. Sammy era conosciuto per il suo impegno nella sensibilizzazione e nella ricerca sulla progeria, una rara malattia genetica che causa un invecchiamento precoce del corpo, pur lasciando intatta la mente. La sua vita straordinaria è stata segnata dalla determinazione e dal coraggio con cui ha affrontato la malattia, diventando un simbolo di forza e speranza per molti.

Basso ha fondato l’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso e ha lavorato instancabilmente per promuovere la ricerca scientifica sulla progeria, contribuendo a far conoscere questa patologia in tutto il mondo. Nonostante le sfide della malattia, ha conseguito una laurea in Scienze Naturali all’Università di Padova, dedicando la sua tesi alle terapie per rallentare il decorso della progeria. La sua passione per la scienza e il suo spirito indomabile lo hanno portato a partecipare a conferenze, programmi televisivi e documentari, come il docu-film di National Geographic sul suo viaggio lungo la Route 66 negli Stati Uniti.
Sammy era amato e rispettato da molti, incluso Papa Francesco e personaggi del mondo della musica come Jovanotti, che lo ricordano come una persona vitale e piena di gioia di vivere. La sua scomparsa lascia un vuoto, ma il suo esempio e il suo impegno rimarranno una fonte di ispirazione per le generazioni future