Trump:

Donald Trump ha promesso che se diventasse presidente saprebbe concludere la guerra in Ucraina “in 24 ore”. Si dice contrario a nuovi aiuti economici a Kiev e critica i Paesi Nato che non investono almeno il 2% del Pil per la spesa militare, come previsto dalle regole, minacciando di non difenderli in caso di necessità. Il tycoon supporta Israele, criticandolo – ancora più lievemente di Harris – per la gestione del conflitto mediorientale

La vice presidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, ha confermato in diverse occasioni il sostegno incondizionato di Washington a Kiev nella guerra contro la Russia, assicurando che gli Stati Uniti continueranno a supportare l’Ucraina militarmente e diplomaticamente “per tutto il tempo necessario”.

Donald Trump ha espresso una posizione di sostegno verso Israele durante il suo mandato e continua a farlo anche dopo la sua presidenza. Le sue principali posizioni sulla guerra in Israele e sul conflitto israelo-palestinese includono:

  1. Supporto a Israele: Trump ha sempre sottolineato il diritto di Israele a difendersi e ha espresso sostegno per le sue operazioni militari quando necessario. Ha descritto Israele come un alleato strategico degli Stati Uniti nella regione.
  2. Accordi di Abramo: Durante la sua presidenza, Trump ha mediato accordi di normalizzazione tra Israele e diversi paesi arabi, noti come Accordi di Abramo. Ha visto questi accordi come un passo importante per la pace e la stabilità in Medio Oriente.
  3. Critica alla leadership palestinese: Trump ha spesso criticato i leader palestinesi, accusandoli di non essere seri nel perseguire la pace. La sua amministrazione ha sospeso i finanziamenti all’Autorità Nazionale Palestinese, giustificandolo con il fatto che i fondi non stavano portando a progressi nei negoziati di pace.
  4. Spostamento dell’ambasciata: Una delle sue azioni più controverse è stata il trasferimento dell’ambasciata statunitense da Tel Aviv a Gerusalemme nel 2018, riconoscendo Gerusalemme come capitale di Israele. Questa decisione ha suscitato forti proteste da parte dei palestinesi e di molti stati arabi.
  5. Soluzione a Due Stati: Sebbene in passato Trump avesse menzionato una possibile soluzione a due Stati, durante il suo mandato la sua amministrazione ha spesso mostrato un approccio più favorevole a Israele.

Kamala Harris:

In merito al conflitto in Medio Oriente, Harris ha ripetutamente chiesto un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza e ha sostenuto l’importanza di una soluzione basata sui due popoli e due Stati per garantire la pace tra Israele e Palestina. Tuttavia, è stata oggetto di critiche poiché non ha mai proposto un embargo sulle armi destinate a Israele e ha sempre ribadito il diritto di Israele a difendersi, una posizione che alcuni interpretano come una mancanza di equità nella sua posizione nei confronti del conflitto.