Buona festività di Capodanno (ראש השנה) a quei fedeli Ebrei che, suonando con fedeltà il corno (שופר) vivono del timor di Dio e nella giustizia di Abramo!

Il Capodanno ebraico, chiamato Rosh Hashanah, segna l’inizio dell’anno nel calendario ebraico e viene celebrato nel mese di Tishrì (settembre o ottobre). È una festa solenne che segna l’inizio dei Dieci Giorni del Pentimento, culminando nello Yom Kippur. Durante Rosh Hashanah, si suona il shofar (corno d’ariete), simbolo di risveglio spirituale, e si recitano preghiere per la pace e il perdono. Tradizionalmente, si consumano cibi simbolici come mele immerse nel miele, augurando un anno dolce.



o shofar, uno strumento antico fatto di corno d’animale, occupa un ruolo centrale nei riti di Rosh Hashanah e Yom Kippur. Associato al sacrificio di Isacco, richiama alla memoria il suono solenne udito sul Monte Sinai. Durante questi momenti sacri, viene suonato in tre modi diversi: teru’ah (suono spezzato), shevarim (tre suoni brevi) e teqi’ah (un lungo suono), segnando l’inizio del pentimento e della riflessione.

Un rituale importante di Rosh Hashanah è il Tashlikh, una cerimonia in cui, recandosi vicino a corsi d’acqua, si gettano simbolicamente i peccati del passato, come un gesto di purificazione e rinnovamento spirituale. Anche la cena di Rosh Hashanah ha un significato speciale: le mele immerse nel miele simboleggiano il desiderio di un anno dolce, mentre il melograno, con i suoi semi numerosi, rappresenta la moltiplicazione delle buone azioni.

Nelle sinagoghe, il bianco predomina, simboleggiando purezza e speranza per il futuro. Gli inni e i canti intonati durante la preghiera elevano il senso di spiritualità e introspezione, portando il popolo ebraico a riflettere sulla propria condotta e a cercare la benedizione per il nuovo anno.

Liliane Tami