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Scarlett Von Wollenmann, Stella della Musica: il Dramma, la Forza, la Fede

Scarlett von Wonnenmann, tutti la cliccano
Qualcuno mi sa dire perché?

Roma, novembre 1995. Un incidente d’un’auto, davanti al Colosseo. La vittima, è Scarlett Von Wollenmann, 33 anni, cantante nel pieno della sua carriera e bellezza. Rimarrà tetraplegica. Chi è stata prima di quel terribile incidente? E chi è divenuta, dopo, la bella e talentuosa Scarlett? Ticinolive racconta oggi il dramma e la forza di una donna bellissima.

Scarlett nasce a Lucerna, il 27 febbraio 1962, da madre inglese, scrittrice e giornalista e padre svizzero, diplomatico. Sin da quando ha appena 14 anni si mostra una ragazza di talento, incidendo brani in lingua inglese nella capitale britannica: la sua voce compare in breve in gruppi come  i Living In A Box, Kiss the Pink e nella hit One Step. Sue sono le collaborazioni coi nomi più importanti dell’epoca: Boy George, Sal Paradise, Billy Preston; collabora alla cover di Bowie Heroes e include nella sua scintillante carriera in ascesa anche la danza: Elvio Moratto, Dance Or Die, Dilemma. Poi la consacrazione, nel 1988, a 26 anni, in Italia: sua è la vittoria di Festival al Bar 1988, con Scialpi, nella hit Pregherei

Dopo la vittoria, ecco arrivare altri successi:  Scarlett duetta con Gianni Morandi, canta per Pino Donaggio nella colonna sonora del film Tchin Tchin, duetta con Mastroianni e scrive per diversi artisti italiani: sua è la hit Cambia Pelle di Mietta.

Splendido e commovente è il duetto di Scarlett con Riccardo Cocciante, in Io Vivo per Te, nell’album Un uomo felice, edito nel 1994. è il suo ultimo successo.

Nel novembre dell’anno successivo la sua carriera si interrompe tragicamente a Roma, davanti al Colosseo: una sera Scarlett è al volante della sua auto, sta tornando da una cena e guida ai 40-50 km orari (lo ripeterà sempre, in più interviste) quando d’improvviso sbanda sul cordolo, andando contro un palo. Rimane sempre cosciente, durante l’impatto, anche quando la estraggono “da una posizione stranissima”. Quando viene ricoverata – immediatamente – al San Giovanni, le viene detto ciò che ha già compreso: Scarlett, entrambe le gambe fratturate, una mano rotta e una frattura al setto nasale, è paralizzata. Dopo sette settimane di ricovero, parte per un centro medico a Lucerna, per la riabilitazione e tentare a riprendere vita nelle gambe”. È da quel momento che inizia la sua seconda vita. 

Scarlett incontra Maurizio Scelli, “una persona splendida” segretario dell’Unitalsi, associazione di volontariato che si occupa di portare le persone in difficoltà nei luoghi santi, come Lourdes. Dapprima Scarlett rifiuta, poiché le viene chiesto di cantare, attività ch’ella dapprima ritiene appartenere alla sia vita precedente.  Poi, però, accetta. E a Lourdes canta Vivo per Te , che intona, con la sua splendida voce e con tutta la sua forza. E’ l’alba di una rinascita.

Nel giubileo del 2000 al cospetto del Santo Padre Giovanni Paolo II pronuncia queste parole: “Santità, oggi realizzo il sogno di incontrarla e di dirle grazie e di dirle grazie della forza e del coraggio che mi ha dato il suo esempio aiutandomi a superare il dramma che mi ha colpito e vivere con fede e speranza la mia vita. Perché la vita anche se nella sofferenza, come insegnano gli amici degli UNITALSI, è il dono più prezioso di Dio.”  Il Pontefice la guarda assorto, con quell’aurea di sacralità che gli è propria, e con la fiera comprensione che gli uomini illuminati paiono avere della anime belle, come Scarlett, appunto. E davanti a Sua Santità, Scarlett canta, con la serenità e la forza che solo a persone rare come lei possono appartenere.

Sono passati ormai vent’anni, da allora. Oggi Scarlett vive a Londra, e le sue condizioni sono peggiorate. La sua incredibile forza e la sua grande Fede, la sostengono, assieme alle cure del compagno Steve e delle infermiere, nonché alla vicinanza del fratello Giles, che vive a Zurigo e della madre.

Sotto, un docu-film sulla tragica vicenda di Scarlett:

Scarlett ha dato luce all’Italia, nei bei anni Ottanta in cui la musica pop era ancora melodia, e le note, in un vortice di vera bellezza, s’intrecciavano nell’aria per regalare ai cuori emozioni. Oggi, la musica leggera italiana pare aver perso molto, ormai piegata alla politica e alle direzioni dettate dall’alto; e sembra aver dimenticato l’amore, quell’Amore che Scarlett cantava interpretandolo con ardente desiderio e straordinaria bellezza. Ed è così che vogliamo ricordarla.

Testo a cura di C.Fantuzzi, link e bio a cura e su gentile concessione di Lucia Fusco. 

Relatore

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