Ci sono posti che diventano esperienze. E’ il caso della mostra immersiva “spirit of japan” che porta le stampe e la visione di un giappone lontano, nella vicina Milano, in una location innovativa come quella di Lampo Scalo Farini dal 24 maggio al 30 giugno 2024.

Visitatori immersi quindi nell’arte a 360 gradi , che in modo poetico e suggestivo, cercano di comprendere grazie allo studio Danny Rose,  in una sorta di viaggio contemplativo, cosa significa “immaginare il Giappone”. E tutto questo grazie alla trasposizione di ben 400 opere di Ukiyo-e. Tra cui “la grande onda” che diventa oceano in cui perdersi comodamente seduti o per terra o sui divanetti gonfiabili messi a disposizione nella sala. Capolavori di Utagawa Hiroshige, Kawase Hasui, Totoya Hokkei, Kiitsu Suzuki, Ando Hiroshige, Tsuchiya Koitsu e molti altri, dipingono il corpo dei visitatori, rendendoli anch’essi partecipi dei capolavori, grazie anche a una installazione intitolata “Mutation” in cui addirittura, ne diventano protagonisti interattivi, come nella seconda creazione, dal titolo Reflection.

E cosi, partendo da quanto detto nel comunicato stampa ovvero che la ” messa in scena dinamica è pensata come un viaggio  contemplativo in un Giappone che non esiste più ma che continua ad affascinare:  il Giappone  dell’immaginario comune, quello delle geishe, dei samurai e degli spiriti, che prende origine dalle stampe giapponesi che iniziarono a circolare in Europa nella seconda metà del XIX secolo, quando si aprirono gli scambi commerciali tra l’Occidente e il Giappone. Questa diffusione dell’arte giapponese ha avuto un impatto profondo sull’arte occidentale, influenzando non solo gli impressionisti e i pittori d’avanguardia come Van Gogh, Gauguin e Bonnard, ma anche le arti decorative, la musica e la danza“. E’ proprio il sound design a fare la differenza.

Dopo aver avuto la possibilità di visitare alcune mostre sulla cerimonia del tè, l’arte dell’origami e dei giardini , la vita e gli usi giapponesi, nella sala di realtà immersiva, ecc che Danny Rose con un lavoro meticoloso sulle immagini riprodotte, crea un progetto espositivo fatto di capolavori dell’arte giapponese, accanto all’idea di offrire a chi lo guarda, la possibilità di farne parte. La dimensione del gioco, nel progetto espositivo, rende l’immersione totale, divertente e molto coinvolgente, 

​La mostra “Spirit of Japan” ha inaugurato tra l’altro, l’apertura del Kadokawa Museum a Tokyo, dello spazio immersivo INSIDE a Shanghai, è attualmente esposto a Montreal in Canada (ed è stato visto da piu’ di tre milioni di persone).