Quando si pensa a Renoir non si pensa immediatamente ad associarlo a Cezanne. Eppure, la mostra a Palazzo Reale di Milano, nella vicina Italia, rende omaggio proprio alla loro eredità per i pittori successivi, come Pablo Picasso, anche lui con alcune opere in mostra, associando il genio di Paul Cézanne e Pierre Auguste Renoir indagandone anche la loro amicizia a 150 anni dalla nascita dell’impressionismo e da quella prima mostra a cui parteciparono entrambi a Parigi con circa cinquanta quadri in esposizione. La mostra, visitabile al primo piano del Palazzo è visitabile sino al 30 Giugno 2024.  Come recita il comunicato stampa: “cinquanta capolavori provenienti dalla collezione del Musée d’Orsay e del Musée de l’Orangerie di Parigi per restaurare la vita e l’opera di Paul Cézanne e Pierre-Auguste Renoir, maestri che Hanno contribuito a Sarà decisivo quando nascerà l’Impressionismo, è stato composto 150 anni fa, sarà pubblicato il 15 aprile 2024.

Un viaggio nei tempi più iconici, dei dipinti, delle nature morte, delle bagnanti. La versione più completa della sezione che documenta quanto sia decisivo che l’influenza e l’influsso dell’artista sia dovuto al succedersi della generazione dell’artista, che mette a confronto le opere di Cézanne e Renoir con le opere di Pablo Picasso. Il racconto è curato da Cécile Girardeau, curatrice del Museé d’Orsay, e Stefano Zuffi, storico dell’arte”. Partendo dal collezionista da cui ha preso forma questa collezione che affianca i due artisti, le sale del Palazzo cercano di ripercorrere in un percorso emozionale unico quello che significa pittura per entrambi e cosa ha significato il loro modo di interpretarla per i futuri pittori. Impressionismo e post-impressionismo a confronto? Forse. Sta di fatto che se Cezanne con le sue nature morte con i tanti punti di fuga paiono struggenti e sofisticate, quelle di Renoir appaiono rassicuranti, “belle”. Entrambi alla ricerca della verità che solo il poter dipingere in plein air poteva dare, nella sezione sulle figure dei “bagnanti”, in cui entrambi si sono cimentati, a colpire sono le forme che si compongono e scompongono con la luce. Forme e colore nella Francia impressionista di quegli anni, eppure cosi diversi. Tra natura e persona, tra diversita’ e unita’.

Perchè, in fondo, come ha dimostrato l’installazione immersiva con effetti luminosi e creazione di come potessero essere i loro studi, lo spazio del’atelier non bastava piu’, uscire all’aperto,  era insomma necessario andare oltre. 

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