Primo piano

Un anno fa si spegneva Silvio

Di come tutto al mondo passa e, quasi, orma non lascia, scriveva Leopardi. Anche se, con la morte di Silvio Berlusconi, è indiscutibilmente finita un’epoca, quella del Centro Destra, le opere compiute dal pluriimprenditore resteranno indissolubili: in primis, la legge sul fumo, quella del 2003, articolo 51, emanata sotto il suo governo (quello 2001-2006), che tutelò la salute nei luoghi pubblici, proibendo di fumare, analogandosi, così, alle altre avanguardie europee.

Divenuto per tutti gli italiani il Cavaliere, dopo la sua onorificenza ricevuta nel 1977 dopo aver costruito la società finanziaria Fininvest, nel 1993 costruì l’impero Mediaset, per poi presentarsi, lo stesso anno, in politica. Un anno dopo, fondò Forza Italia, il resto è storia.

Divenne il politico che coi suoi 3339 giorni complessi nel ruolo di Presidente del Consiglio, fu superato, in precedenza, soltanto da Giovanni Giolitti e Benito Mussolini. 318esimo uomo più ricco del mondo, imputato in venti procedimenti giudiziari, era ritornato senatore nel 2022, a Monza, dopo nove anni di assenza.

La carriera

Primogenito di una famiglia di piccola borghesia milanese bancaria, diplomato al liceo Classico e laureatosi con lode in Giurisprudenza a Milano, a 25 anni, il futuro imprenditore, nato sotto il segno della bilancia, iniziò la propria gavetta come cantante sulle navi da crociera, venditore a porta a porta di scope elettriche e agente immobiliare. Già nel ‘61 fondò una società, la Cantieri Riuniti Milanesi, seguita, nel ‘63, dalla Edilnord Sas, nella quale il commercialista svizzero Carlo Rezzonico, socio accomandante, forniva i capitali attraverso la finanziaria Finanzierungsgesellschaft fur Residenzen AG di Lugano. Quindi, aprì nel ‘64 un cantiere a Brugherio, dove già nel ‘65 erano pronti i primi condomini. Nell’area, sorgerà Milano 2: un intero quartiere fondato dall’imprenditore. Poi, con i finanziamenti della società svizzera, fondò la Edilnord Centri Residenziali Sas di Lidia Borsani, e, nel ‘74, altre tre società azionarie fiduciarie.

Nel ‘74, nella zona da lui costruita, Berlusconi rilevò una prima televisione via cavo: la Telemilano, fondata da Properzj Giacomo e, quattro anni dopo, la Fininvest, quasi una mitologia.

Dall’82 si allargò all’editore Rusconi, a Rete 4 e alla Mondadori, inglobando questi “mostri” commerciali nelle proprie reti, anche attraverso una concorrenza spregiudicata alla Rai. Di fatto, le sue sono reti private che trasmettono su rete nazionale, ma l’azione viene legalizzata da Craxi nell’84 con un decreto legge.

Ormai, l’imprenditore è lanciato: tra l’86 e il 2002, il Cavaliere fonda canali in Francia, in Germania, in Spagna, compra le grandi TV Sorrisi e Canzoni, Einaudi, Sperling e Kupfer, Elemond, Le Monnier, Pianeta Scuola, e altre sei case editrici, piccole ma rilevanti, nonché il celebre quotidiano Il Giornale. E poi, lo Sport. Dopo l’attività bancaria Mediolanum, il Cavaliere acquista il Milan, ma anche una decina di altre società sportive a Milano.

Scende in campo nel 1993, ormai spalleggiato dalla sua esorbitante carriera economica e imprenditoriale, con un celebre discorso che inizia con “è l’Italia, il Paese che amo”.

Poi, nel 1994, la parabola della Lega Nord di Umberto Bossi, che tra alti e bassi (tra cui anche un’acerrima guerra di secessione, ma solo a parole, e di accuse pesanti) sarà uno dei più saldi alleati del Cavaliere. Resterà in carica dal 1994 fino al 2013 (con la parentesi del governo Prodi II) e poi, dal 2011 (con la parentesi del governo Monti), diverrà un punto di riferimento per il Centro Destra, ormai senza più terreno.

La vita privata

Si sposò tre anni dopo la laurea con Carla Elvira Lucia Dall’Oglio, da cui ebbe i due figli Marina e Pier Silvio, nati rispettivamente nel ‘66 e nel ‘69.

Poi, conobbe l’attrice Veronica Lario, con la quale convolò a nozze con rito civile nel 1990, avendo già avuto da lei tre figli, Barbara, Eleonora e Luigi. Il secondo matrimonio si spezzò nel 2009 e, definitivamente, nel 2012, anche dopo il caso di una certa Noemi, giovane della borghesia napoletana (poi divenuta fotomodella) che lo avrebbe invitato al suo compleanno, suscitando scandalo. Nel 2012, Berlusconi si fidanzò con Francesca Pascale, dando ulteriore adito alla sua trafficata vita sentimentale. La relazione finì nel 2020, anno in cui l’imprenditore si fidanzò con la deputata (classe 1990) Marta Fascina.

Con la morte del Cavaliere, si chiude un’epoca che, forse, era già tramontata con il governo Monti, con il governo Letta, con il governo Renzi nonché Conte I e Conte II: un’epoca dominata dalla demagogia e dall’asservimento.

Relatore

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