Aveva ventisei anni, era polacca, era bionda e bellissima. Danzava sulle punte, incantando angeli e diavoli. E fu proprio uno di questi ultimi, che la Mann si trovò ad affrontare.
Era ebrea e per questo fu deportata ad Auschwitz il 23 ottobre del 1943. Quando, assieme alle altre prigioniere, fu portata nella stanza attigua alla camera a Gas, le fu ordinato di spogliarsi, per la falsa usanza della disinfestazione dai parassiti. La giovane polacca sapeva bene che ad attendere lei e le altre compagne di cella, sarebbe stato soltanto il gas che micidiale le avrebbe addormentate per sempre.
Così, improvvisò un balletto sensuale, catturando l’attenzione delle guardie naziste. Iniziò a danzare in modo sexy, per spogliarsi lentamente. Quando arrivò ai tacchi, si tolse la scarpa e con il tacco di essa, di colpo, perforò la fronte dell’ufficiale nazista. Gli rubò la pistola e gli sparò al ventre.
Seguita immediatamente dalle altre prigioniere, iniziò una rivolta, che fu sedata solo con le mitragliatrici degli altri gerarchi nazisti. Franceska morì nella sparatoria.
di Emanuele Martinuzzi Approcciarsi a parlare del linguaggio è sempre in qualche modo entrare in…
Francesco Pontelli - Economista - 24 Febbraio Al di là delle solite e patetiche dichiarazioni…
L'unico articolo "evoliano" del blog Con calma e razionalità, oltre l'isteria. Un filosofo da ascoltare,…
Nel 1871, Massimiliano Pirihoda e Anna Stareat, si suicidarono per amore. Lui era arrivato in…
Ci siamo imbattuti per caso nel web in questo testo; l'abbiamo trovato interessante e l'abbiamo…
Nel cuore del XXI secolo, la tecnologia continua a superare i limiti imposti dalla natura,…
This website uses cookies.