Il pensiero del giorno

Commemoriamo la morte del grande Cesare

Anno 44 aC, idi di marzo

Entrato in Senato, andò a sedersi ignaro al suo seggio, dove fu subito attorniato dai congiurati che finsero di dovergli chiedere grazie e favori. Al segnale convenuto, Casca sfoderò il pugnale e colpì Cesare al collo, causandogli una ferita superficiale e non mortale. Cesare cercò di difendersi con lo stilo che aveva in mano e apostrofò il suo feritore gridando “Scelleratissimo Casca, che fai?”

Casca, allora, chiese aiuto al fratello (ἀδελφέ, βοήθει), e tutti i congiurati si scagliarono con i pugnali contro Cesare. Egli tentò inutilmente di schivare i colpi, ma quando capì di essere circondato e vide lo stesso Bruto farglisi contro, raccolse le vesti attorno a sé e si coprì il capo con la toga prima di spirare, trafitto da ventitré coltellate.

Cadde ai piedi della statua di Pompeo, pronunciando le ultime parole che sono state riferite in vario modo: Καὶ σὺ, τέκνον? oppure Tu quoque, Brute, fili mi! oppure Et tu, Brute?

Svetonio riferisce che, secondo il medico Antistio, nessuna delle ferite subite da Cesare fu mortale, a eccezione della seconda, in pieno petto.

Ora SHAKESPEARE

Caesar. […] So in the world; ‘tis furnish’d well with men,
And men are flesh and blood, and apprehensive;
Yet in the number I do know but one
That unassailable holds on his rank,
Unshaked of motion: and that I am he,
Let me a little show it, even in this;
That I was constant Cimber should be banish’d,
And constant do remain to keep him so.

Cinna. O Caesar,—

Caesar. Hence! wilt thou lift up Olympus?

Decius Brutus. Great Caesar,—

Caesar. Doth not Brutus bootless kneel?

Casca. Speak, hands for me!

[CASCA first, then the other Conspirators and
BRUTUS stab CAESAR]

Caesar. Et tu, Brute! Then fall, Caesar.

Dies

Cinna. Liberty! Freedom! Tyranny is dead!
Run hence, proclaim, cry it about the streets.

* * *

Cinna. O Cesare –

Cesare. Via di qua. Vuoi tu forse sradicare l’Olimpo?

Decio Bruto. Grande Cesare, –

Cesare. Non si è forse inginocchiato invano anche Bruto?

Casca. Parlate, o mie mani, per me!

[I congiurati pugnalano Cesare]

Cesare. Et tu, Brute! E allora cadi, Cesare.

Muore

Cinna. Libertà! Libertà! La tirannide è morta. Correte a proclamarlo nelle strade.

Relatore

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