Economia

ALLEATI O CLIENTI?

di Francesco Pontelli – Economia – 24 Febbraio 2024

La più grande rivoluzione strategica e politica mondiale dell’ultimo ventennio è rappresentata dal raggiungimento dell’Autonomia energetica degli Usa attraverso lo Shale oil e gas.

Ora l’intero per l’intero continente europeo, dopo il forzato abbandono delle forniture di gas, come sanzione nei confronti della Russia di Putin, l’alleato statunitense è diventato tra i principali fornitori di molte economie Europee. 

Anche in considerazione della precedente Alleanza politica e militare (come si intende ora la Nato) una strategia energetica per l’Unione Europea come per ogni stato risulta vitale anche nel senso di cementificare la cooperazione. 

In questo contesto si inserisce il richiamo dell’ex presidente ed ora candidato Trump all’obbligo rivolto agli alleati di onorare gli impegni finanziari finalizzati alla sopravvivenza stessa della NATO in particolar modo in una potenziale prospettiva di difesa del territorio. 

Questa rinnovata responsabilità alla quale vengono richiamati gli alleati europei dagli Stati Uniti rappresenta sicuramente un monito, ma non certo una giustificazione per la stessa Ue nella creazione di un “esercito europeo”, quanto il consolidamento dell’accordo che unisce l’Unione Europea agli Stati Uniti.

Tuttavia, in questo contesto allora non ci sono giustificazioni alla strategia adottata dagli stessi Stati Uniti negli ultimi giorni per contrastare la flessione internazionale delle quotazioni del gas. Attraverso la riduzione dell’offerta di gas sul mercato gli ” alleati ” d’oltreoceano cercano di invertire il Trend di discesa del prezzo della materia prima. 

Sempre nel contesto politico-energetico, andrebbe ricordato come precedentemente anche le politiche dell’Opec (*) abbiano vessato e ricattato a più riprese l’intera economia occidentale fino dagli anni 70 in poi, creando le condizioni per la prima crisi energetica seguita ad uno stillicidio di continui rialzi delle quotazioni anche attraverso riduzioni della quantità prodotta. L’ ultimo taglio di due milioni di barili al sostenuto dalla stessa Arabia Saudita, fu peraltro pesantemente criticato dal Presidente degli Stati Uniti Biden.

In altre parole, l’energia proprio per la centralità nelle politiche di sviluppo economico, e nello specifico il petrolio , rappresentava ora come allora un’arma politica utilizzabile per influenzare il quadro internazionale : utilizzato contro l’economia occidentali, Stati Uniti a parte, i quali ora come detto prima godono dell’Indipendenza energetica.

Nel momento in cui, però, l’alleato impone come strategia militare l’abbandono delle forniture di gas dalla Russia in nome dell’alleanza, risulta assolutamente inaccettabile qualsiasi azione di speculazione sulle quotazioni di gas.

Non possono coesistere le figure di alleati e successivamente di clienti.

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