Primo piano

Dien Bien Phu Liberale | di Maurizio Taiana

Riceviamo e pubblichiamo – di Maurizio Taiana

Come il partito con tutte le carte vincenti è riuscito a perdere

Con una stazza di 22’814 schede, il PLR alle scorse cantonali ha surclassato il Centro ( 16’471 schede). Una Gianella che da sola ha tirato 37’738 voti, una Ferrara “solo” 36’774.  Dati che facevano ben sperare per le nazionali, e contabilmente parlando davano un certo margine di sicurezza per operazioni future in vista delle nazionali.

Arrivando alla votazione tra ottobre e novembre, per il Consiglio Nazionale ben 17’812 schede sono state staccate sulla lista principale, con resto di monete recuperate dalle liste di congiunzione.

Il gruppo all’assalto liberale oltre alle già citate Gianella e Ferrara contiene anche Colombo, Dafond, Farinelli, Simone Gianini eMorel.

Ma cosa è successo? 

Farinelli e Gianini sono stati eletti, con 27’868 voti il primo, 20’800 il secondo. 

Gli altri: Colombo, 14’981, Dafond 13’406, Ferrara 17’936, Gianella 19’622, Morel 12’632, Viscardi 12’661.

Numeri che non sono brutti ad una prima occhiata, ma che nascondono tanti “personalismi”.  Questi personalismi si manifestano con incongruenze tra le schede staccate ed i voti personali, che si traducono con le barrature dei nomi propri ed altrui.

Andiamo più nel profondo: tra le potenziali cause della “disfatta” agli stati di Farinelli viene indicata l’inclinazione sessuale dello stesso, ma tale parametro, numeri alla mano, non sembra essere (quanto meno in termini assoluti) particolarmente influente.  vociche hanno maggiormente influito, e che si possono intuire dai numeri sono certa faziosità. Tragiche tresche amorose mezze sottaciute, regionalismi (clan sopra Ceneri vs sotto Ceneri), antipatie od anche solo spirito di concorrenza non sono stati debitamente ponderati. Troppa fiducia nei numeri in “dote”probabilmente ha reso cieco l’ufficio che ha vidimato la squadra, non rendendosi conto che quegli elementi, così amalgamati non hanno “spinto assieme” ma in certi casi si sono stilettati anche l’uno contro l’altro. 

Ed il Centro? Con 15’301 schede della lista principale partiva perdente. 

Regazzi ha fatto “solo” 24’651 voti. Abbiamo visto tutti un Foniocosternato nel vedersi al nazionale fino alla “caduta” di Lugano. 

Eppure, la squadra per il nazionale è stata molto più organica: due persone da far salire, il resto a spingere.  Ed effettivamente hanno spinto. Prima, durante ed anche dopo nel ballottaggio. Merito di un ufficio presidenziale che ha tenuto a bacchetta tutti i personalismi, e chiarito fin dal giorno zero cosa si dovesse fare per raggiungere il risultato ambito.  

Una Lugano “sotto tono” non ha portato i risultati sperati. Lezione capita: Regazzi fa il comizio del ballottaggio a Pregassonaportando l’attenzione su quella fetta di elettorato latente. E poi? Presidente, Vice, figure presenti e passate a coccolare, trasportare e far rimbalzare da una parte all’altra il futuro Senatore ed ilSindacalista tutti i giorni fino al ballottaggio. 

Emblematico è stato il caso della fiera di S. Martino: Fonio che ha fatto gli onori di casa, Dadò presente fino a notte fonda, Regazzi che arriva con Jelmini e tutti assieme appassionatamente si danno per la via crucis di bancarelle, banchette ..e bicchieri di rosso con l’elettorato.  E Farinelli? Quel pomeriggio, lo abbiamo visto esclusivamente in mezzo alla gente quando è inciampato nella combriccola appena citata, restando per il resto in disparte. Dov’erano i Liberali?

Relatore

Recent Posts

Apollo nell’Eden: il trionfo della bellezza nella pittura di Amirata Winter

Apollo nell'Eden: in questi giorni a Lugano, alla fiera dell'artigianato e del lusso YouNique, nella…

4 ore ago

“Death is nothing at all” ci assicura il Canonico di St. Paul’s

In questo giorno di riflessione e di lutto vi proponiamo una celebre poesia, che suona…

15 ore ago

La saggezza, astuzia cinese pazientemente scava la fossa sotto i piedi di Taiwan – di Vittorio Volpi

D’ora in poi anche il Nicaragua, dopo aver bruscamente interrotto le relazioni con Taiwan, ha…

16 ore ago

6 agosto 2019, Rivellino. Il maestro Wang Yigang inaugura la sua mostra con una performance – Immagini di David Cuciz

Due anni or sono avemmo il maestro Tong, oggi abbiamo il maestro Wang. La Cina, la grande Cina, antica…

16 ore ago

“Il calabrone non è adatto al volo. Ma lui non lo sa e continua a volare!” – Simona Genini si batte per la sopravvivenza di Lugano Airport

Ripesco questa intervista (2019) e ci aggiungo un complimento. Ticinolive da tempo si mostra scettico…

16 ore ago

Riccardo II, un re infelice

Riccardo II d'Inghilterra (1367-1400) fu re dal 1377 al 1399. Il suo regno fu caratterizzato…

22 ore ago

This website uses cookies.