La notizia della morte di Adam Johnson, giocatore di hockey su ghiaccio della squadra britannica Nottingham Panthers, aveva scioccato tutto il mondo per la  sua modalità cruenta. Il giovane è infatti morto sul campo il 28 ottobre a causa di un profondo taglio al collo provocato dalla lama del pattino di un avversario. Il terribile incidente è avvenuto mentre i due si stavano confrontando in uno scontro di gioco. La situazione era parsa disperata fin da subito, la ferita riportata da Johnson era talmente grave da rendere infruttuosi i tentativi di soccorso sul posto e il giocatore morì poco tempo dopo essere arrivato in ospedale. 

Ora, a distanza di qualche settimana, la polizia ha arrestato un uomo la cui identità non è stata resa nota, con l’accusa di omicidio colposo. I media britannici indicano tuttavia l’avversario implicato, Matt Petgrave, come sospettato. Il sovrintendente capo della polizia Becs Horsfall ha dichiarato che le indagini che hanno portato all’arresto sono state dettaglio e approfondite: “Nel corso dell’indagine abbiamo parlato con esperti altamente specializzati nel loro campo, per aiutarci nelle nostre indagini e continuiamo a lavorare a stretto contatto con il dipartimento e sicurezza del Comune di Sheffield, che sta sostenendo il nostro lavoro”. 

La morte di Johnson ha accesso il dibattito sulla necessità di imporre ai giocatori una protezione per il collo. Il medico legale che ha esaminato il corpo del 29enne ha avvertito che a suo parere incidenti mortali nell’hockey potranno sempre verificarsi finchè il caracollo non diventerà obbligatorio. L’Elite Ice Hockey League ha preso parola dicendo che non avrebbe imposto il dispositivo di sicurezza che che avrebbe fortemente incoraggiato i giocatori ad indossarlo. L’English Ice Hockey Association invece modificherà i suoi regolamento introducendo i dispositivi di sicurezza obbligatori a partire dal 2024.