La presidente del Consiglio si trovava in Egitto, al Cairo, al “Forum dell’Egitto per la pace”. Di qui è voltata a Tel Aviv dove ha incontrato il premier Netanyahu.
Ad accogliere la premier all’aeroporto d’Egitto è stato l’Ambasciatore d’Italia in Egitto, Michele Quaroni, assieme al ministro del Commercio egiziano Hazem al-Beblawi.
La Meloni ha deliberatamente scelto di essere presente fisicamente in Egitto, nonostante i tank ammassati al confine di Gaza e i reparti dell’esercito israeliano pronti all’invasione di terra. Lo ha voluto “per far valere il ruolo dell’Italia di interlocutore di peso nel Mediterraneo”, ha dichiarato, sostenendo che da una crisi possano nascere sempre delle opportunità.
Come dichiarato dalla premier, infatti, “Se anche i nostri punti di vista non fossero perfettamente sovrapponibili, perfettamente sovrapponibile è il nostro interesse, l’interesse comune è che quello che sta succedendo a Gaza non si trasformi in un conflitto più ampio, non si trasformi in una guerra di religione, in uno scontro di civiltà, rendendo vani gli sforzi fatti coraggiosamente in questi anni”.
Nel corso del Forum si è parlato degli “sviluppi e del futuro della causa palestinese e del processo di pace” nel pieno della guerra tra Israele e Hamas. Si è richiamato all’impegno di tutti i grandi del mondo per evitare un’escalation che avrebbe contraccolpi planetari e tornando a lavorare, insieme, sul solco del progetto di “Due popoli e due Stati”.
Poi, l’incontro in Israele con Netanyahu. Il presidente israeliano ha dichiarato alla premier italiana “dobbiamo sconfiggere questa barbarie: è una battaglia tra le forze di civiltà e barbari mostri che hanno ucciso, mutilati, violentato, decapitato, bruciato persone innocenti” ringraziando la Meloni per essere “venuta in questi tempi bui”.
La presidente del Consiglio ha dichiarato: “Capiamo perfettamente perché bisogna combattere e crediamo che voi lo farete nel modo migliore possibile perché noi siamo diversi dai terroristi. Quello che è avvenuto due settimane è qualcosa di più di una guerra, è qualcuno che vuole cancellare il popolo ebraico da questa regione”.
Poi, dati i crescenti episodi di antisemitismo, come l’accoltellamento, a Detroit, di una presidente di una sinagoga, la Meloni ha aggiunto: “l’antisemitismo è qualcosa che abbiamo dovuto combattere ieri ed oggi difendiamo il diritto di Israele ad esistere e garantire la sicurezza del suo popolo”.
Anche al presidente israeliano Isaac Herzog, con cui ha avuto un colloquio telefonico, Meloni ha espresso la sua “condanna dei brutali attacchi dell’organizzazione terroristica Hamas e ha ribadito il suo sostegno al diritto e al dovere di Israele di difendersi”.