La discussione sui parchi solari alpini rilancia la discussione sulla protezione della natura e la protezione del
clima – sulla loro compatibilità e sulle priorità. Si parla di dilemma dell’ambientalista, perché ogni
ambientalista consapevole non ritiene giustificato costruire parchi solari in zone discoste finora inaccessibili
con l’argomento di favorire la svolta energetica. Perché dilemma? La chiamerei piuttosto coerenza.
Gli obiettivi per la protezione della natura e quella del clima vanno nella stragrande maggioranza dei casi a
braccetto. Quando eccezionalmente ci sono conflitti tra questi due interessi è possibile trovare soluzioni
perché entrambe le parti si rendono ben conto dell’importanza dell’altra. La discussione su un apparente dilemma serve principalmente a ostacolare la svolta ambientale e viene benvolentieri sfruttata da chi ha più a cuore interessi personali di guadagni finanziari a corto termine, abeneficio di un’esigua minoranza di persone ma non della popolazione nel suo insieme. Parlare di dilemma dà l’impressione che questa svolta energetica non sia fattibile senza compromessi a scapito della natura.

Quello dei parchi solari alpini è uno dei numerosi esempi dove non c’è una verità sui costi, ovvero, dove nel
calcolo del rapporto costi – benefici non vengono inclusi tutti fattori. Perché l’impatto negativo sul
paesaggio e la biodiversità di tali strutture non sono inclusi in modo adeguato nel calcolo del guadagno per
gli investitori privati. Se così fosse, avremmo velocemente panelli solari sui vari tetti nelle zone già edificate
invece che in qualche posto completamente fuori mano. Ricordiamoci che in Ticino, se coprissimo di
pannelli anche solo le superfici idonee di stabili industriali e artigianali di oltre 300 mq, copriremmo un
terzo del fabbisogno energetico del Cantone! Cominciamo a farlo. Avremmo energia locale, pulita, a prezzi
stabili e senza intaccare la natura.Le soluzioni per la svolta ambientale ci sono. Questa svolta è fattibile e ne abbiamo fortemente bisogno perla qualità di vita sul nostro pianeta.

Quello che manca è la volontà politica – a livello nazionale, cantonale e comunale – di portare seriamente
queste tematiche al primo posto e di essere privi di influenza di lobby economiche.
Questa volontà politica è una scelta nostra. Quindi andiamo a votare e sosteniamo le liste Verdi e Forum
Alternativo – con candidature a favore dell’ambiente.

Erika Franc Benetollo, Bellinzona, candidata al consiglio nazionale per la lista Verdi e Forum Alternativo –
Clima