Estero

Massima allerta antiterrorismo in Francia dopo la morte di un insegnante

Un insegnante di 57 anni, Dominique Bernard, è stato pugnalato a morte venerdì nell’ambito del terrore islamico legato presumibilmente ai combattimenti a Gaza. È stato ucciso nel liceo Gambetta-Carnot ad Arras, nel nord della Francia, una città con una grande popolazione ebraica e musulmana. L’assassino, di nome Mohammed M, è stato arrestato dalla polizia.

L’uomo, nato nel 2003 nella repubblica di Inguscezia, nel Caucaso settentrionale russo, regione meridionale della Cecenia a maggioranza musulmana, è arrivato in Francia nel 2008 insieme con la sua famiglia ed era stato un ex allievo del liceo. Il procuratore dell’antiterrorismo francese Jean-François Ricard, ha confermato che l’uomo arrestato ha ucciso una persona e ferito altre tre.

Solo 11 giorni fa, era stato segnalato come un possibile rischio per la sicurezza ed era stato sotto sorveglianza da parte dei servizi d’intelligence francesi. Secondo quanto riferito dalla procura antiterrorismo, è stato fermato giovedì dalla polizia, ma gli agenti lo hanno rilasciato perché non hanno trovato motivi per trattenerlo. Figurava comunque su una lista di persone note in relazione all’islamismo radicale.

Oltre all’aggressore, diversi membri della sua famiglia sono stati arrestati ai fini delle indagini, tra cui un fratello minore e sua sorella. Un altro fratello maggiore è attualmente in carcere dopo essere stato condannato a cinque anni di reclusione per associazione con terroristi islamici e per giustificare il terrorismo.

Secondo quanto riferito, la famiglia del sospettato avrebbe ricevuto un ordine di espulsione nel febbraio 2014 e sarebbe stata accompagnata all’aeroporto per imbarcarsi su un volo diretto a Mosca. Dopo l’intervento delle organizzazioni umanitarie, l’espulsione è stata annullata e alla famiglia è stato permesso di restare.

La Francia era già all’erta per possibili attacchi antisemiti legati alla guerra di Israele contro Hamas. Da diversi anni il Paese è colpito da attentati da parte di estremisti islamici. Quest’ultimo attentato ha spinto il presidente Emmanuel Macron ad alzare l’allerta al livello più alto, e a seguito di una riunione d’emergenza del suo gabinetto di sicurezza convocato nella stessa serata di venerdì, si è deciso di mobilitare 7 mila soldati.

Il primo ministro Élisabeth Borne ha affermato che il paese sarà nel massimo grado di allerta terroristica fino a quando non sarà stabilito un nuovo livello di rischio.

Il Louvre è rimasto chiuso oggi tutto il pomeriggio per motivi di sicurezza. La polizia sta effettuando la verifica degli edifici dopo che il personale del museo ha ricevuto una minaccia scritta in cui si affermava l’esistenza di un rischio per il museo e i suoi visitatori. Il Louvre, il museo più grande del mondo e sede della Gioconda di Leonardo da Vinci, della statua della Venere di Milo e di molti altri capolavori, conta fino a 40 mila visitatori al giorno.

Il Consiglio francese della fede musulmana ha condannato l’attacco di venerdì, dichiarando che l’espressione “Allahu akbar”, eretta da alcuni come slogan di codardia e barbarie terroristica, è stata pericolosamente abusata, mentre nella tradizione spirituale musulmana è la parola d’ordine simbolo dell’umiltà dell’uomo davanti a Dio.

MK

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