I temi toccati in questo periodo di elezioni federali sono molteplici, ma quello che -per via delle concrete ripercussioni sull’economia domestica di ogni cittadino ticinese- maggiormente attira l’attenzione è l’aumento dei premi di cassa malati. Da più parti si sono sono levate voci di protesta, ma la soluzione pare, ahinoi, ancora lontana. Il nostro cantone, a differenza di altri, subisce in maniera rilevante le conseguenze di un progressivo invecchiamento della popolazione, fatto che di riflesso conduce all’aumento della necessità di cure e quindi all’incremento dei costi della salute, elemento sui cui si basa la Confederazione per il calcolo dei premi assicurativi. E’ stato accertato che un considerevole numero tra le persone anziane residenti in Ticino proviene da altri cantoni e si è trasferito nella nostra regione per trascorrervi gli anni del post pensionamento. Questi cittadini hanno vissuto la maggior parte della loro esistenza, ossia gli anni che secondo le statistiche incidono meno sui costi della salute, in altri luoghi, e lì hanno corrisposto i premi di cassa malati, senza però mai realmente fruire delle prestazioni assicurative e senza generare costi conteggiabili nel loro cantone. Giunti in Ticino vengono affiliati all’agenzia assicurativa locale, ma le somme versate sino a quel momento restano giacenti nel cantone di provenienza. L’agenzia ticinese della cassa malati si assume quindi l’onere finanziario per le cure di persone che in precedenza non le hanno versato alcun contribuito e quei costi vengono computati al nostro cantone. Ultimamente sentiamo parlare di perequazione intercantonale anche per quanto attiene alle casse malati, ma parrebbe una soluzione di non facile o celere applicazione. Il sistema svizzero, in più ambiti, prevede l’applicazione del principio di solidarietà tra assicurati, tra cantoni e finanche tra comuni: non sarebbe perciò auspicabile e più corretto che, in caso di trasferimento di un assicurato, venga stabilito un periodo di carenza (per esempio 5 anni) durante il quale i costi da questi generati siano ancora addebitati al cantone di origine e alla relativa agenzia di
Giovanna Viscardi
candidata al CN per il PLRT