HAMAS, IRAN E HEZBOLLAH: LE COLPE STATUNITENSI

di Francesco Pontelli – 9 Ottobre 2023 – il Nuovo giornale nazionale

Il ruolo dell’Iran, nell’attacco a Israele, è un dato acclarato,  favorito anche dalla folle strategia di politica estera della amministrazione statunitense del Presidente Biden.

Appena insediatosi infatti il successore di Trump decise di rompere inspiegabilmente l’accordo con l’Arabia Saudita (sunnita) all’interno del quale era coinvolta anche la Russia di Putin e che aveva permesso la stabilizzazione del prezzo del petrolio.

Il Presidente Biden, invece, avviò un rapporto con l’Iran (sciita), in questo appoggiato dalla solita inesistente strategia dell’Unione Europea. Il risultato di questo delirio senile è rappresentato dal fatto che entrambi i paesi ora paradossalmente appoggiano la Russia di Putin attraverso la riduzione della produzione di petrolio (Arabia Saudita) e con l’invio di droni ed armamenti (Iran).

Quindi emerge evidente come alla fine dell’isolamento internazionale,  favorito dalla attuale amministrazione statunitense,  il regime iraniano e  degli ayatollah si siano immediatamente avvalsi di tali scelte.

In primo luogo, infatti,  hanno riavviato il processo di arricchimento dell’uranio per il conseguimento dell’armamento nucleare. Mentre  contemporaneamente hanno riaffermato il proprio ruolo destabilizzante con finanziamenti  ai diversi gruppi terrorista come hamas o gli hezbollah.

Gli effetti delle politiche hanno la necessità di un medio periodo per dimostrare i propri effetti. Basti pensare al primo ministro Bibi Netanyahu il quale si è sempre espresso ai toni  certamente non distensivi quasi questo rafforzasse il popolo israeliano.

L’attacco di Hamas ha invece azzerato la credibilità di ogni servizio di intelligence e militare israeliani  compreso ovviamente ogni autorità governativa. 

La folle strategia dell’amministrazione Biden sta dimostrando solo ora i disastrosi risultati della propria incompetenza ed espressione
di una assoluta incompetenza la quale ha solo favorito il ruolo di tutti i nemici dell’occidente: nessuno escluso.