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I Lupi della Svizzera saranno massacrati

In Svizzera saranno abbattuti interi branchi di lupi, per “prevenire ed evitare danni o pericoli futuri e prima, quindi, che si verifichino predazioni di bestiame”. Questo è quanto ha dichiarato, in una bozza della nuova ordinanza sulla caccia, l’Ufficio federale dell’ambiente.

Il massacro potrebbe iniziare già da dicembre e consisterebbe in “abbattimenti preventivi anche di interi branchi”.

La Federazione Nazionale Pro Natura – che è la più antica Associazione ambientalista italiana e che vive da sempre di solo volontariato – ha reagito al piano di caccia della Confederazione, offrendo un’alternativa meno sanguinosa.

La bozza, però – anticipata martedì dal Blick e che potrebbe entrare in vigore già in dicembre – rappresenta un brusco cambio di strategia nella gestione del lupo.

A settembre del 2020, il popolo aveva deciso bocciando la legge sulla caccia, mentre ora tale iniziativa va contro la volontà popolare stessa. Nella nota, infatti, si legge: “l’obiettivo è mantenere la popolazione di lupi entro certi limiti e garantire che conservino la naturale timidezza. Così da limitare il più possibile gli attacchi agli animali da allevamento.”

La Federazione Nazionale Pro Natura, invece, ribatte: “nei Cantoni e in seno alle associazioni si è imparato molto sulla gestione del lupo in Svizzera negli ultimi anni. Ora tocca alla politica e alle autorità elaborare un valido compromesso sul piano legale e offrire aiuti rapidi […] “ specificando che “la Confederazione ha abbassato la soglia di danno” e che “Ora può inoltre essere abbattuto anche un capobranco, se causa danni”. D’altra parte, la Federazione nota come “la Confederazione ha aumentato il sostegno finanziario per la protezione delle greggi, stanziando per l’estate 2022 un totale di ulteriori CHF 5,7 milioni per misure immediate a favore della protezione delle greggi” concludendo che “negli ultimi dodici mesi (luglio 2021-2022) sono stati abbattuti dodici lupi e in nessun caso è stato presentato ricorso da associazioni ambientaliste, il che dimostra che già oggi sono possibili e attuati interventi mirati sulla popolazione di lupi.”

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