Mostra su Santa Teresa di Lisieux, nella chiesa di Viganello. Domenica 1° ottobre alle ore 15.00 vi è la visita guidata. La mostra rimane visitabile sino al 15 ottobre, tranne durante gli orari delle Sante Messe.
Concerto d’organo sabato 30 settembre alle 20.30 col maestro Ismaele Gatti.
Liliane Tami
I Poeti maledetti, come Baudelaire, Rimbaud e Verlaine, poi gli scapigliati e molti altri, ci hanno lasciato poesie meravigliose, ma la loro vita è stata imbruttita dal vizio e si compiacevano della loro condizione di artisti dannati. ( Sebbene alla fine anche Baudelaire abbia composto testi religiosi stupendi!)
In modo uguale e opposto, vi sono stati, da Gregorio di Nazianzeno sino a Paul Claudel, poeti e teologi che, benedetti dal Signore, hanno composto liriche eccelse.
Tra questi artisti e ferventi devoti vi è anche una ragazza che, a soli 15 anni, nel 1873, chiese al Papa Leone XIII di andare in clausura. Per celebrare il suo amore per Cristo scrisse poesie, opere teatri, testi e saggi di vario tipo dedicandosi appunto alla “ Scienza d’amore”, ossia la religione.
Il suo nome è Teresa di Lisieux, monaca e ragazza prodigio della teologia, morta a soli 25 anni per tubercolosi. Pio XI la canonizzò nel 1925 e , grazie ai suoi testi di immensa bellezza, venne anche proclamata dottore della Chiesa.
Scrisse opere teatrali, in cui lei stessa recitò, compose riflessioni mistiche d’inuguagliabile bellezza, come Storia di un’anima, e morì giovanissima col viso sereno, sapendo che avrebbe, finalmente, potuto contemplare il volto di Dio.
La mostra nella chiesa di Viganello, dedicata proprio a Teresa di Lisieux ci consente di immergerci nella bellissima ed intensa vita di questa giovane donna che scelse la clausura per poter godere appieno del suo amore trascendentale per Cristo. Curiosi? Questa mostra spalanca gli occhi e il cuore e insegna che anche l’arte letteraria, in aggiunta alle buone opere, può essere strumento con cui elevare la propria anima verso alla santità.
I pannelli presenti nella mostra sono stati realizzati in occasione della manifestazione Meeting per l’amicizia tra popoli nel 1996 da Bruno Biotti, Giuseppe Scarpellini e Antonio Sangalli. Si ringraziano Chiara e Mauro Valsangiacomo e tutti coloro che hanno reso possibile questa bellissima mostra.
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