Prevenire le molestie è un dovere di tutti
* * *
Questo articolo sposa la tesi del “silenzio stampa” sul nome dell’orco. È un classico del suo genere ed espone limpidamente le ragioni del no. Lo fa mentre sui “social” piovono a dozzine le imprecanti invocazioni “Fuori il nome di questo bastardo!”
Noi non diamo torto a Roberta, anzi le diamo ragione. Tuttavia le facciamo notare che i “social” vanificano il virtuoso silenzio. Alzi la mano chi il nome non lo sa!
* * *
Quando si parla di abusi, soprattutto riferiti a minori, occorre sempre ricordare che, anche nell’esprimere un’opinione, il rispetto deve essere basilare. E non per la salvaguardia del carnefice, come molti vanno urlando in questi giorni, ma per la tutela delle vittime e delle potenziali vittime secondarie.
Io, vittima di pedofilia a soli 5 anni, ho raccontato per scelta pubblicamente la mia storia senza mai fare il nome del mio molestatore (noto chiaramente agli organi di giustizia). Una scelta consapevole che vuole dare un messaggio chiaro: civiltà vuol dire saper combattere con forza, fermezza e determinazione per cambiare un sistema, che non funziona, con i giusti mezzi e con intelligenza.
Occorre fare chiarezza su chi ha protetto pur sapendo? Sì! Occorre che si faccia una seria riflessione sulla tempistica della prescrizione per una certa tipologia di reato? Sì. Serve cambiare mentalità e iniziare a ragionare sempre più in un’ottica preventiva, garantendo i giusti finanziamenti ai progetti del territorio? Sì. Occorre denunciare di più? Sì. Occorrono pene più severe? Certo. Occorrono misure d’accompagnamento in carcere e sportelli d’ascolto per i sexual offender? Senza dubbio! Occorre in generale cambiare mentalità rispetto al tema molestie? Sì.
Credo invece fermamente che ognuno di noi, nessuno escluso, debba fermarsi un attimo e chiedersi cosa posso fare io? Come si può cambiare una società che ancora permette che si abusi di una donna, di un bambino e ricordiamolo anche di un uomo?
Per cambiare le cose davvero serve la politica. E la politica siamo noi cittadini. Il mio è un invito non solo ai colleghi giornalisti di mantenere sempre alta la bandiera della deontologia e a tutti i politici di ricordarsi che la prevenzione alle molestie sessuali deve essere tema di seria discussione e non soltanto uno slogan per la campagna elettorale; ma a ogni singolo cittadino ticinese chiedo di esprimere sempre la sua giusta indignazione nel rispetto, però, della sensibilità altrui.
Roberta Nicolò, giornalista
Nel cuore del Canton Ticino, tra le dolci colline e i paesaggi verdeggianti, sorge la…
L'incidente di Chappaquiddick avvenne nella notte tra il 18 e il 19 luglio 1969 sull'isola…
di Liliane Tami Ezechiele, che visse la deportazione del Popolo d'Israele dopo alla terribile distruzione…
La Solennità dell'Annunciazione del Signore si celebra il 25 marzo, esattamente nove mesi prima del…
Principessa del ducato di Parma, Margherita Farnese (7 novembre 1567 - 13 aprile 1643) andò in…
2020 Carmelo Rifici firma progetto e regia di Macbeth, le cose nascoste, riscrittura della tragedia…
This website uses cookies.