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Gran parte dei taiwanesi si sono fermati domenica quando il tifone Haikui si è abbattuto sull’isola.
Si prevedeva che Haikui fosse meno violento del tifone Saola, che ha aggirato Taiwan ma ha innescato sabato il livello di minaccia più alto nella vicina Hong Kong e nella Cina meridionale prima di indebolirsi in una tempesta tropicale. Tuttavia il presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, aveva avvisato i residenti di prepararsi per il tifone e di fare attenzione alla propria sicurezza evitando di uscire o di svolgere qualsiasi attività.
L’ufficio meteorologico centrale di Taiwan ha confermato che il tifone Haikui si è abbattuto alle 15:40 ora locale (10:40 in Svizzera) sulla costa di Taitung, una contea montuosa nella parte orientale dell’isola che si affaccia sull’Oceano Pacifico, scatenando acquazzoni torrenziali, sollevando venti fino a 155 km/h. Alle 21:00 il tifone ha attraversato l’isola e ha lasciato la terra indebolendosi fino a raggiungere un’intensità moderata portando venti sostenuti di circa 130 km/h.
Non sono stati segnalati danni gravi, anche se le autorità hanno riferito che più di 40 persone sono rimaste ferite nella tempesta. Circa 250 voli in entrata e in uscita da Taiwan sono stati cancellati, e sono stati fermati i trasporti ferroviari, i servizi traghetto, e tutti gli eventi all’aperto compreso la chiusura delle attività commerciali.
Le forti piogge portate dalla tempesta potrebbero provocare inondazioni improvvise e smottamenti. La contea montuosa di Hualien ha registrato precipitazioni totali superiori a 500 millimetri. La più grande tempesta a Taiwan dal 2019.
Secondo il ministero dell’Interno, quasi 4 mila persone sono state evacuate dalle comunità montane ad alto rischio di frane e trasferite nelle palestre scolastiche e nelle sale riunioni pubbliche, dove hanno ricevuto cibo e bevande. Circa 75 mila abitazioni hanno perso temporaneamente la corrente elettrica. Il fornitore statale di energia elettrica Taipower, ha affermato che circa 50 mila famiglie sono senza elettricità.
Si prevede che Haikui proseguirà verso la Cina, e le autorità della città cinese di Shantou, nella provincia del Guangdong, hanno consigliato ai residenti di prendere precauzioni dopo il tifone Saola che si è abbattuto sabato sulla Cina meridionale, che ha costretto al salvataggio di 900 mila persone e 80 mila pescherecci.
Negli ultimi mesi, la Cina ha vissuto alcune delle piogge più intense e inondazioni più letali degli ultimi anni. Decine di persone sono state uccise. Nonostante la doppia tempesta, l’esercito cinese ha continuato a condurre operazioni volte a intimidire Taiwan, una democrazia autogovernata che Pechino cerca di portare sotto la sovranità cinese con la forza.
Il ministero della Difesa di Taiwan ha dichiarato che sta monitorando i movimenti degli aerei militari e delle navi della marina cinese vicino all’isola.