È impossibile parlare di turismo in Ticino senza conoscenza dei numeri: con quasi il 10% del PIL cantonale e circa 22’000 posti di lavoro, circa il 12% dell’occupazione, il turismo è fondamentale per l’economia della nostra regione.
Nella mia attività professionale e grazie all’impegno costante nel settore – attualmente da presidente di Mendrisiotto Turismo e membro del CdA di Ticino Turismo – vivo quotidianamente le sfide che affronta il Ticino turistico.
Certo, siamo privilegiati: l’incontro tra nord e sud, l’armonia tra paesaggi alpini e regioni ed atmosfere mediterranee, la vicinanza di montagne e laghi, centri urbani vivaci e culturalmente ricchi e valli incontaminate e poco conosciute, rendono il Ticino perfetto per un turismo “moderno” e di qualità. Il clima mite e innumerevoli tradizioni, un’offerta gastronomica eccellente e in costante fermento, prodotti locali di nicchia e unici, contrassegnano tutte le nostre regioni turistiche.
Più che mai siamo oggi chiamati a definire il futuro del turismo, rendendolo duraturo, sostenibile ed inclusivo – in un contesto segnato da molteplici sfide, come il franco forte, l’inflazione nei paesi circostanti, la necessità di personale qualificato e l’aumento dei costi dell’energia ma anche la digitalizzazione. Si aggiunge poi l’incertezza globale.
Dopo anni segnati dalla pandemia, con sbalzi estremi e sempre in bilico tra chiusure e restrizioni, stiamo ritrovando l’equilibrio – mantenendo una crescita dei numeri rispetto agli anni prepandemici. Ma non ci possiamo adagiare!
Per il turismo in Ticino, che mai sarà – ne vuole essere – di massa, sono fondamentali una crescita qualitativa e strategica e la fidelizzazione – oggi si viaggia in maniera sempre più spontanea.
Osserviamo un aumento degli arrivi mentre cala la durata del soggiorno e con essa i pernottamenti. È vitale che chi ha visitato il Ticino parta con l’intenzione di tornarci per nuove scoperte di un territorio vario e in costante fermento, delle sue tradizioni, dei suoi prodotti e dell’offerta culturale e popolare.
Le stagioni sono sempre meno definite e le decisioni del turista di visitarci vengono prese spesso all’ultimo minuto e in base a fattori non sempre pianificabili come meteo, traffico o collegamenti. La “destagionalizzazione” del turismo per il sud della Svizzera è una grande opportunità: abbiamo tutto ciò che ci rende la meta perfetta sull’arco dell’anno intero, ma dobbiamo preparare questo motore economico alle nuove sfide.
Moreno Colombo
Membro ATT
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