Alla Swissminiatur di Melide, famoso museo all’aperto, dove si possono ammirare i più importanti edifici e mezzi di trasporto svizzeri, sono stati inaugurati due nuovi modellini – la casa natale di Domenico Trezzini di Astano e il monumento al grande architetto, opera dello scultore Pavel Ignatev, solennemente esposto al pubblico a San Pietroburgo nel 2014. Le riproduzioni in miniatura sono 25 volte più piccole dell’originale. La realizzazione di queste bellissime opere ha richiesto tante ore di lavoro artigianale, grande precisione e professionalità degli artisti del museo ticinese.
Nei secoli passati la terra ticinese fornì numerose eccellenze in campo architettonico con opere famose in Italia, in Europa Centrale e anche in Russia. Nel 2020 scorso è stato celebrato il 350° anniversario della nascita di Domenico Trezzini (Astano, 1670 – San Pietroburgo 1734) originario del cantone Ticino, che fu il primo architetto chiamato dallo zar Pietro il Grande a edificare la città di San Pietroburgo sulle rive della Neva, che in seguito è diventata capitale dell’Impero Russo. Purtroppo l’anno scorso i festeggiamenti in Ticino furono condizionati dalla pandemia e proprio per questo motivo la Swissminiatur ha deciso di onorare quest’anno il grande architetto ticinese inaugurando due nuovi modellini dedicati a Domenico Trezzini.
Lo scultore Pavel Ignatev, autore del monumento all’architetto Domenico Trezzini, situato a San Pietroburgo, racconta: “In passato, ad esempio nel 1993, quando stavo realizzando i primi schizzi del monumento a Domenico Trezzini, per me era molto facile parlare di Domenico Trezzini come del primo architetto e urbanista di San Pietroburgo, o come dell’ideatore dello stile “barocco pietrino”. Ma quando il monumento è stato inaugurato nel 2014, ho conosciuto i membri della famiglia Trezzini e poi visitando Ticino ho visto le montagne alpine, le antiche fortezze, i laghi trasparenti. Allora Trezzini è diventato per me soprattutto un ticinese, un architetto geniale, un ingegnere inventivo, pronto ad esercitare il suo talento nelle condizioni più incredibili.
E così erano gli altri grandi architetti ticinesi prima di lui, come Francesco Borromini, e così sono i grandi architetti ticinesi dopo di lui, come Mario Botta”. Come tanti giovani ticinesi della sua epoca Domenico Trezzini è andato a studiare e lavorare all’estero e dal 1703 il suo destino fu per sempre legato alla Russia. Infatti Trezzini diventò l’artefice dei più importanti monumenti di San Pietroburgo: la Fortezza dei Santi Pietro e Paolo (1706-1734), la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo (1712-1732 con il campanile di 106 metri, che diventò il simbolo della città, il monastero di Aleksandr Nevskij (1715-1720) con la chiesa dell’Annunciazione (1717-1722), i Dodici Collegi, la cui costruzione fu iniziata nel 1722 e portata a termine dopo la sua morte, giunta nel 1734, e molti altri edifici.
I pietroburghesi conoscono benissimo e amano molto Domenico Trezzini, talentuoso architetto della Svizzera italiana che divenne uno dei fondatori di San Pietroburgo. Ogni anno dal 2018 nella capitale culturale della Russia si svolge il concorso internazionale di architettura e design ‘Golden Trezzini’ in onore dell’architetto ticinese, sotto il patrocinio del Comune di Lugano, dell’Ambasciata della Confederazione Svizzera in Russia, dell’Ambasciata di Russia in Svizzera, del Ministero degli Affari Esteri di San Pietroburgo con la partecipazione degli importanti enti russi e internazionali. Pavel Chernyakov, il presidente del concorso ‘Golden Trezzini’ nota: “L’omaggio a Domenico Trezzini nel museo Swissminiatur conferma che la Confederazione Svizzera e la città di San Pietroburgo ricordano il grande architetto e il suo ruolo nel creare un legame indissolubile tra la Russia e l’Europa.
Mikhail Piotrovsky, presidente del ‘World Club of Petersburgers’ e direttore generale del museo dell’Ermitage, ha affermato che Domenico Trezzini “ha creato la matrice” per l’architettura di San Pietroburgo. A queste parole si può aggiungere che il primo architetto di San Pietroburgo ha iniziato la creazione di una città di tradizione europea. Questo monumento in miniatura al museo ticinese è un segno di gratitudine a Trezzini per aver stabilito legami culturali che sono rimasti forti per più di tre secoli”.
Dominique Vuigner, figlio del fondatore della Swissminiatur sottolinea: “Oggi, quando abbiamo bisogno di nuove motivazioni positive, queste magnifiche storie della collaborazione tra i popoli in passato potrebbero essere l’inizio delle nuove sinergie internazionali. Swissminiatur fa parte del comitato organizzativo del concorso ‘Golden Trezzini’, perché vogliamo che i giovani architetti e designer, anche ticinesi, abbiano più visibilità internazionale. Intanto vi aspettiamo alla Swissminiatur per vedere nostro modesto omaggio a grandi architetti svizzeri che hanno creato capolavori universali!”
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