Da tre legislature AreaLiberale (AL) misura annualmente il malessere o il benessere sociale generale del Ticino (2011-2023). Oggi siamo in possesso dei dati aggiornati della dodicesima misurazione, quella relativa al 2022.
Nel 2022 siamo saliti al record di 123.86 punti, significa che il malessere sociale misurato e percepito è cresciuto del 23.86 % dal 2011 al 2022.

Il welfare index di 123.86 punti per il 2022 ci dice che il malessere sociale continuaa crescere e a consolidarsi. La crescita riprende la sua corsa verso l’alto confermando la tendenza che era in corso già prima della pandemia, 122.15 punti nel 2019 , dopo che il lockdown (2020) l’aveva fatta regredire artificiosamente a 115.28 punti.
Oggi sappiamo, grazie al confronto dei dati del 2021 (123.09) e del 2022 (123.86)
con il 2020 (115.28), che il Lockdown con i suoi proibizionismi, le sue chiusure, il suo dirigismo era riuscito a manipolare la realtà temporaneamente e artificialmente. Tanto da far credere o sperare ad alcuni, che la privazione delle libertà e il dirigismo statale fossero una cosa utile e buona contro il malessere generalizzato.
Appena i lacci si sono sciolti, la cruda realtà, confermata con i dati del Welfare index
2021 e ora 2022, è rientrata massicciamente in scena, buttando giù la porta anziché bussare. Lo sviluppo annuale dei dati globali aggregati per i 6 sottoindici non lascia più nessun dubbio.

In definitiva è chiaro che la riforma della socialità vada ormai affrontata senza ulte-
riori indugi. I termini del problema sono ormai chiari. La crescita economica da sola non sarà più in grado di assorbire da sola il malessere generalizzato; la spesa pubblica espansiva ha già dimostrato da oltre un decennio la sua impotenza nel ridurlo; mentre i contribuenti non saranno in grado di sopportare ulteriori aumenti di spesa sociale.
La crescita del malessere da noi misurata richiede un approccio pluridisciplinare, op-
posto al vigente “dipartimentalismo” e una logica innovativa per le soluzioni. Le ri-
sorse immesse (+20.2% pro-capite) nell’ultimo decennio nel sistema del welfare preso in senso lato, rappresentano ormai oltre la metà del budget annuale dello
Stato; una verifica costi-benefici si impone. Sarà quella di mettere in discussione il
rapporto tra input e output, o in altre parole quella di misurare senza tabù: l’efficacia
(le soluzioni raggiungono l’obiettivo?) con l’efficienza (la correttezza del modo per
raggiungerle?).
AreaLiberale 6 giugno 2023 Per info: Sergio Morisoli 079 248 49 16
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Sergio Morisoli