Stiamo a vedere se questo stuzzicante slogan lanciato da Giovanna Masoni Brenni avrà fortuna. Io penso di sì, perché è molto indovinato. Ovviamente alcuni – forse Argante Righetti (o Matteo Caratti?) – arricceranno il naso, ma non è il caso di preoccuparsi. Lo slogan dev’essere inteso nel suo giusto significato. Non si tratta di trasferire gli uffici del governo dalla Turrita alla Perla del Ceresio, mancherebbe anche questa.
E dunque? Io dirò invece che in questo frangente difficile e incerto per tutti Lugano deve assumere appieno la sua leadership e sviluppare sino in fondo le sue potenzialità, che sono notevoli, realizzando sagge e dinamiche aggregazioni, creando eventi culturali e ricreativi di largo respiro, difendendo coi denti – e sarà guerra senza quartiere! – la sua rinomata piazza finanziaria, fonte di prosperità minacciata.
Noi siamo gli uomini della Lugano odierna (s’intende che gli amici di Ticinolive possono essere anche di Locarno o di Bellinzona o di Faido o dell’Insubria). Da dove viene, attraverso il tempo, questa nostra città? Le notizie dei giorni antichi, vi avverto, sono scarse e magre. Proverò (come sempre) con la Wikipedia. Ma incominciamo dal Ceresio, che è così giovane!
Il lago di Lugano è di origine glaciale essendosi formato al termine dell’ultima glaciazione circa diecimila anni fa.
I tre principali immissari sono il Cassarate, il Vedeggio e il Cuccio. Immissari minori sono i torrenti: Bolletta, Laveggio, Magliasina, Mara, Rezzo, Telo di Osteno e Trallo. Dal suo ramo occidentale inizia il fiume Tresa (emissario), che sfocia nel Lago Maggiore e appartiene quindi al bacino idrografico del fiume Ticino.
Il punto più profondo (ben 288 metri) si trova nella parte superiore del bacino, tra il confine svizzero e quello italiano, a pochi chilometri da Gandria.
Lugano in età Carolingia
I primi documenti indicanti l’esistenza della città di Lugano sono datati 818 e 875, tuttavia già il 2 aprile 724 il borgo di Lugano veniva nominato nella donazione dei suoi beni a Lugano che da Pavia re Liutprando fece a San Carpoforo di Como.
Lugano lombarda
Nel medioevo, per secoli, Lugano come le altre terre dell’attuale Cantone Ticino seguirono le vicende dei vicini comuni lombardi di Como e di Milano, i cui conflitti ebbero spesso come campo di battaglia proprio la regione che costituisce ora la Svizzera italiana. Il 26 aprile 1061 papa Alessandro II confermò al convento di Santa Maria del Senatore a Pavia diverse proprietà fra cui gli alpi del Camoghè, il lago di Lugano coi relativi diritti di pesca e di navigazione. Il 4 giugno 1222 Bertaro Lambertenghi di Vico (Como) cedette per testamento le decime di Viganello, Cassarate, Pregassona ed Aldesago all’ospedale di Lugano.
Sotto i duchi di Milano
Del secolo XIV sono i primi Statuti, a noi solo in parte noti, redatti sulla falsariga di quelli di Como del 1335. Il 15 marzo 1429 sotto la signoria di Luigi Sanseverino la Comunità di Lugano e Pievi sulla piazza di Lugano promulgò i nuovi Statuti. Ci sono invece pervenuti integralmente gli statuti luganesi del 1441 basati su quelli anteriori. Nel 1449, quando il borgo ricadde per breve tempo sotto la signoria di Como, quest’ultima si affrettò tuttavia ad imporre nuovamente la propria legislazione particolare.
Lugano elvetica
La città fu occupata prima dai soldati francesi del Mondragon, poi dagli Svizzeri nel 1512. Il 28 gennaio 1513 i difensori francesi del castello furono espulsi dagli Svizzeri. Dunque, dopo più di cento anni di dominio da parte della potente città lombarda, in concomitanza con la perdita dell’indipendenza del Ducato di Milano e con le invasioni straniere in Italia, s’instaurò il quasi trisecolare governo dei Confederati svizzeri (1521-1798).
Non aveva il Palacongressi, però aveva un castello
La città era fortificata e dove oggi sorgono il “Palacongressi” e Villa Ciani si poteva scorgere un castello costruito dai comaschi nel 1286, ricostruito da Ludovico il Moro nel 1498 e consegnato dai francesi ai confederati il 26 gennaio 1513 dopo un assedio durato sei mesi. La costruzione fu definitivamente abbattuta dagli svizzeri (prevalentemente per motivi di costi di manutenzione) dopo la conquista del territorio luganese.
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Dove sta andando il sito ticinolive del compianto MecBruno?
Non si sa più di che "colore" é, cosa ci fanno i soliti disturbatori patentati e dove é andata a finire la conoscenza e la ri-conoscenza delle regole “basilari” di privatezza e di informatica ?
Numerosi blogger si sono chiesti, e lo hanno fatto correttamente, a titolo semplicemente informativo, del perché il blogger bike è stato bannato dalla Redazione allargata.
Per tutta risposta, dopo aver balbettato parecchio e persino negandosi, la redazione decide di cancellare TUTTI i post sull'argomento, con poco rispetto dell'opinione legittima degli intervenuti.
Per quale oscura ragione degli ottimi corrispondenti dovrebbero ancora scrivere su ticinolive se poi i loro commenti corretti vengono soppressi senza una benché minima spiegazione?
Quo vadis ticinolive?
Allora. A un certo punto, dopo molto esitare,
la redattrice del portale signora Bonnie Ravelli
si è decisa a bannare Bike,
che con il suo stile litigioso, rancoroso e sprezzante
rischiava ai suoi occhi di compromettere
il normale scambio di opinioni, anche contrastanti,
sul blog del sito.
Bonnie è molto attenta e molto severa su questo aspetto.
Io, per mia natura, sarei più di manica larga.
Ho sottoscritto la decisione di Bonnie e la appoggio.
Ciò tuttavia non ha nulla a che fare con l'ostilità
che Bike mi dimostrava negli ultimi tempi.
Gli ho scritto, in termini del tutto amichevoli,
almeno TRE volte.
Non sempre si può avere successo, bisogna accettare anche le sconfitte.
Sono una persona di parola. Quando dico una cosa, é quella.
Quindi, quando scrivo "per me la cosa finisce qui", é perché lo penso veramente ed é mia intenzione interrompere la diatriba.
Già ieri sera, avevi scritto qualcosa di simile su Bike.
E ti avevo fatto notare che non era corretto nominarlo, visto che non si può difendere.
Avevo aggiunto, che chiedere questo a te era forse pretendere troppo.
E la cosa era finita effettivamente lì, dopo una tua ultima risposta.
Oggi scopro che tutti i post sono stati nuovamente cancellati.
Non solo. Ricominci di nuovo con la solfa: parli di Bike, senza che lui possa difendersi e DIRE LA SUA.
Davanti a queste cose, SONO COSTRETTA a ri-intervenire, anche se non era minimamente mia intenzione.
Tu ghé intenzion de naa in avanti con 'sta storia ammò per un pezz?
O ridate la parola a Bike, oppure MOCALA di tirarlo in ballo, visto che non può dire la sua versione dei fatti!
E' chiedere troppo? Pare di sì.
Finito di far il presidente, l'arbitro e il giocatore che tira il rigore davanti alla porta vuota dell'avversario?
Finito, in altre parole, di prendere pu culo la gente?
Pensi che questo modo di fare e di agire possa far bene al blog?
... vediamo quanto restano pubblicati questa volta i post... :twisted:
Ciao Tiger :wink:
concordo al 100% con te e piena solidarietà con ch non può più difendersi (bike) :!: :!:
1) Nomino Bike per la sola ragione CHE DI LUI SI TRATTA.
In caso contrario non lo nominerei affatto.
2) Non tocco i post. Se la Redattrice decide che vanno cancellati,
agisce di conseguenza.
3) Non sono un nemico di Bike, non lo sono mai stato.
Quando fu buttato fuori da un blog
lo difesi sino all'ultimo, con il bel risultato...
di essere buttato fuori a mia volta! Divertente vero?
purtroppo questa faccenda viene tirata in ballo dai soliti facccinorosi con il solito scopo di fomentare risse nei portali dove vanno in gruppo... :roll:
niente da rimproverare al comportamento corretto di bonnie e del prof de maria...
speriamo che questa volta la faccenda si chiuda veramente qua senza i soliti a menare il torrrone... :!: :!: :!:
per ritornare (finalmente) all'argomento a me i luganesi non piacciono tanto... assomigliano troppo ai nostri cugini tricolori... se diventasse la capitale in poco tempo ci trasformeremmo in una piccola roma... :cry: :cry: :cry: :cry:
Sarebbe opportuno ricordare - come diceva il nostro compianto BM - che il portale non acquista valore per quello sparuto numero di blogger che posta commenti, bensì per il contenuto dello stesso e conseguentemente il numero di visite giornaliero.
Colpa mia, colpa tua, a causa di chi o che cosa, vittima od offeso ... post cancellati.
Scherziamo? Ai piccoli si da una sculacciata (ora bisogna fare attenzione anche con quella ...) ma qui ...
Già scrissi più volte che i panni sporchi si lavano in casa, non pubblicamente, ed ora tutta questa brutta storia mi ha fatto venire il voltastomaco.
Io mi sono sforzato di fornire le mie ragioni e le mie spiegazioni.
Non ho avuto alcun timore a esprimermi sull'argomento,
che tuttavia rimane spiacevole.
Sono convinto di essermi comportato correttamente
e con senso della misura.