In Italia esiste un gruppo, Arthemisia che è una azienda leader per “la produzione, l’organizzazione e l’allestimento di mostre d’arte – negli anni ha istituito e consolidato uno stile innovativo di progettazione di mostre di altissima qualità che l’ha resa un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale inaugurando, con oltre 700 esposizioni dal 2000 a oggi, tendenze innovative nella creazione di eventi d’arte”, come recita il loro sito. E sicuramente lo dimostra nell’allestimento e la messa in scena di due mostre milanesi molto interessanti , dove la ricerca artistica nel suo senso più profondo e la spiccata sintesi concettuale non solo è presente ma anche determinante per il successo delle stesse; grazie anche alla scelta di collaborazione del comune italiano milanese stesso.
La prima è sicuramente quella su BILL VIOLA a Milano appunto, dall’omonimo titolo.
Negli spazi meravigliosi del Palazzo Reale di Milano, promossa dal Comune di Milano-Cultura, è prodotta e organizzata non solo da Palazzo Reale ma anche dal gruppo Arthemisia e vanta la diretta collaborazione del “Bill Viola Studio” per la curatela di Kira Perov, che è anche moglie dell’artista ecco la mostra svolgerà dal 24 febbraio al 25 giugno p.v..
Una mostra unica, che nasce e si sviluppa al buio di sale principesche, volte a offrire al pubblico il tempo e lo spazio di un luogo inedito e “dilatato”, scarno ed essenziale, dove la carriera artistica di questo pioniere della movie-art americana, torna a far parlare i propri capolavori su lastre e monitor, da piccoli o grandi, su piani orizzontali e poi verticali. Addirittura attraverso gli specchi della sala del palazzo che fu sede e residenza del Vicerè francese, figlio di Napoleone Bonaparte.
Come un offrirsi come soglia tra il mondo dei vivi e quello dei morti, come una perenne ascesi e catarsi esistenziale, i lavori di Viola “svuotano” lo spazio. Lo ricompongono, in una sorta di viaggio esistenziale al contrario.
Immagini a rallentatore che creano spazio e suoni, luci e ombre, tonificano di colore i momenti che raccontano. Fino a spezzarli. Svuotarli e poi ricomporli. Presenti alcuni dei capolavori dell’artista che hanno portato in scena , partendo da opere pittoriche italiane del rinascimento, la plasticità ed il senso umano dell’arte nei fotogrammi dell’istante narrativo umano.
Sempre organizzata dallo stesso gruppo, dal 22 aprile al 4 ottobre 2023 si sta svolgendo sempre a Palazzo Reale a Milano ( e per la prima volta in Europa) una mostra inedita e frequentatissima da grandi e piccini dell’argentino Leandro Erlich e le sue installazioni a “misura” di spettatore dal titolo “Oltre la soglia”.
Anche questa mostra, promossa dal Comune di Milano-Cultura, è prodotta e organizzata da Palazzo Reale e dal gruppo Arthemisia, questa volta in diretta collaborazione con lo Studio Erlich, con la curatela di Francesco Stocchi. Formula vincente dunque che rende le opere proposte godibili e “personalizzabili” ad uso e consumo dei social. Una mostra unica dove perdersi per “l’assoluta novità nel mondo dell’arte e uniscono creatività, visione, emozione e divertimento. Palazzi in cui ci si arrampica virtualmente, case sradicate e sospese in aria, ascensori che non portano da nessuna parte, scale mobili aggrovigliate come fossero fili di un gomitolo, sculture spiazzanti e surreali, video che sovvertono la normalità. Sono tutti elementi che ci raccontano qualcosa di ordinario in un contesto stra-ordinario, dove tutto è diverso da quello che sembra, dove si perde il senso della realtà e la percezione dello spazio”. Come appunto recita il comunicato stampa.
L’arte come paradosso e conquista dei sensi.
Situazioni surreali che sono già visitate da milioni di visitatori 600.000 a Tokyo e 300.000 a Buenos Aires, per esempio.
E poi, nel cortile interno del palazzo milanese, ecco l’intallazione site specific dove “fingere” di arrampicarsi o cadere.
Esorcizzazione forse di questi tempi così confusi che offrono però la sintesi di queste due mostre: fare dialogare lo spettatore con l’opera che vede, con quello che crede di vedere. E chissà che davvero, cosi, si possa colmare quella distanza tra spazi museali ed esperienze quotidiane.Ben venga quindi la scelta del comune milanese di offrire alla città questa possibilità grazie a dei professionisti dell’arte. Da visitare sicuramente.
I capelli della mummia di una ragazzina rinvenuta in Sud America raccontano gli ultimi mesi…
Il Canale di Panama è una delle opere ingegneristiche più imponenti e strategiche della storia.…
Nel cuore del Canton Ticino, tra le dolci colline e i paesaggi verdeggianti, sorge la…
L'incidente di Chappaquiddick avvenne nella notte tra il 18 e il 19 luglio 1969 sull'isola…
di Liliane Tami Ezechiele, che visse la deportazione del Popolo d'Israele dopo alla terribile distruzione…
La Solennità dell'Annunciazione del Signore si celebra il 25 marzo, esattamente nove mesi prima del…
This website uses cookies.