Estero

Il presidente turco annuncia la morte del presunto capo dell’ISIS

I timori di una nuova rinascita del terrore messo in atto dall’ISIS sembra aver trovato una consolazione nell’annuncio che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dato domenica. Il capo di stato turco ha infatti annunciato che negli scorsi giorni in Siria è morto quello che era l’attuale capo dello Stato Islamico, Abu al Hussein al Hussayni al Qurashi. “La nostra Agenzia nazionale di intelligence ha seguito a lungo il leader dell’Isis. Ora posso annunciarlo: sì, questa persona è stata neutralizzata nel corso di un’operazione condotta dalle forze speciali in Siria. Continueremo la nostra lotta contro le organizzazioni terroristiche” ha affermato Erdogan. Il quarto califfo sarebbe dunque morto nel corso di una missione di una squadra dell’intelligence turca nel Nord-Ovest della Siria.

Stando a quanto ha comunicato Erdogan, i servizi segreti di Ankara gli avrebbero dato la caccia fino ad intrappolarlo. Il capo dell’ISIS non ha voluto arrendersi e ha preferito invece farsi saltare in aria con una cintura esplosiva,  mentre si trovava in un bunker sotterraneo a nord della città di Jaindaris. 

Stando alle informazioni fornite da Erdogan, l’assedio dell’abitazione di al Qurashi era il risultato di mesi di monitoraggio, un’operazione che sicuramente mette in una luce positiva il presidente proprio a ridosso delle elezioni. 

Il defunto al Qurashi era al comando del califfato soltanto da 150 giorni, infatti era stato nominato lo scorso novembre in seguito alla morte del precidente leader Abu al Hasan al Hashimi al Qurashi. Anche quest’ultimo è perito prima di riuscire ad arrivare a un anno di leadership. Più longevi invece sono stati i primi due califfi, tra cui il più famoso  Abu Bakr al-Baghdadi, in carica da giugno 2014 a ottobre 2019. Anche lui si era fatto saltare in aria con i suoi due figli per evitare la cattura. Allora la notizia della sua morte era stata data dal presidente USA Donald Trump. 

MK

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